Sant’Agata de’ Goti, affascinante borgo nella provincia di Benevento, sorge su uno sperone tufaceo a 159 metri sul livello del mare. Fa parte de “I Borghi più belli d’Italia” dal 2012 e deve la sua unicità alla perfetta conservazione del centro storico medievale e alla spettacolare posizione panoramica, con le case che sembrano sospese sul precipizio. Con le sue strade in pietra, i palazzi storici, le numerose chiese e l’eccellente tradizione enogastronomica legata alla mela annurca e ai vini pregiati, offre un’autentica immersione nella storia e nella cultura del Sannio.
NAVIGAZIONE VELOCE
DA SAPERE
Antico borgo di origine sannita (Saticula), divenuto colonia romana e poi longobarda, ha assunto il nome attuale in epoca normanna e angioina.
Arte
Ricco di chiese storiche (Duomo dell’Assunta, Chiesa dell’Annunziata, San Menna), magnifico centro storico su sperone tufaceo con la caratteristica “finestra catalana”.
Eventi
Infiorata del Corpus Domini (giugno), Sagra della ‘Nfrennula (settembre), Sagra della Mela Annurca (dicembre), Festa di Sant’Agata (febbraio), eventi enogastronomici stagionali.
Introduzione a Sant’Agata de’ Goti
Sant’Agata de’ Goti è un affascinante borgo di origine medievale situato nella provincia di Benevento, adagiato su uno sperone di tufo a picco sui fiumi Martorano e Riello. Il paese, a un’altitudine di 159 metri, è noto come la “perla del Sannio” e la sua denominazione ha origini complesse: la prima parte deriva dalla santa catanese a cui fu dedicato il borgo, mentre “de’ Goti” è legato alla famiglia normanna Drengot che nel XII secolo, trasformatasi in “De-Goth” in epoca angioina, dominò il feudo.
La storia documentata del borgo risale all’epoca sannita, quando nell’area sorgeva l’insediamento di Saticula. Dopo essere diventata colonia romana, la zona fu conquistata dai Longobardi nel periodo delle invasioni barbariche. Non esistono prove concrete della presenza dei Goti, nonostante il nome del borgo possa suggerirlo.
Durante il periodo normanno (XI-XII secolo), il borgo conobbe una significativa espansione con la costruzione del castello ducale, chiese e fortificazioni. Nel corso dei secoli, diverse famiglie nobiliari si avvicendarono nel controllo del feudo: dai normanni Drengot agli Svevi, dagli Angioini agli Aragonesi, fino ai Borbone.
Il centro storico di Sant’Agata de’ Goti conserva intatta la sua struttura urbana medievale, con case in pietra e tufo arroccate sulla rupe, creando uno scenario unico e suggestivo, particolarmente impressionante se osservato dal ponte sul Martorano. La vista delle abitazioni che sembrano “sospese” sul precipizio costituisce uno degli elementi più caratteristici e fotografati del borgo.
Dal 2012, Sant’Agata de’ Goti fa parte del circuito “I Borghi più belli d’Italia”, e ha ricevuto anche il riconoscimento di “Bandiera Arancione” dal Touring Club Italiano, a testimonianza del suo eccezionale valore storico, culturale e paesaggistico. Nel 2019 è stata inoltre designata “Città Europea del Vino” nell’ambito del territorio Sannio Falanghina, a conferma dell’importanza della sua produzione vitivinicola.
Il Borgo Sospeso sul Tufo
La caratteristica più impressionante di Sant’Agata de’ Goti è senza dubbio la sua posizione: il centro storico si erge su uno sperone di tufo bianco che domina la valle sottostante, creando un effetto scenografico unico. Le case, i palazzi e le chiese sembrano letteralmente “sospesi” sul precipizio, sostenuti da un complesso sistema di archi e contrafforti che si innestano direttamente nella roccia.
La vista più suggestiva del borgo si ha dall’altissimo ponte Vittorio Emanuele che valica il vallone Martorano e offre una prospettiva mozzafiato sull’intero agglomerato urbano. Particolarmente suggestiva è la vista serale, quando le luci illuminano il costone tufaceo e le finestre delle case, creando un’atmosfera quasi fiabesca.
Il centro storico, dalla forma semicircolare e lungo circa un chilometro, si sviluppa principalmente lungo Via Roma, l’arteria principale che attraversa il borgo da un’estremità all’altra. Questa elegante strada è fiancheggiata da palazzi storici, botteghe artigiane e numerose chiese, e rappresenta il cuore pulsante della vita del paese.
Passeggiando per i vicoli di Sant’Agata de’ Goti si possono ammirare scorci di grande bellezza, con scale in pietra, archi e passaggi coperti che testimoniano la stratificazione storica del borgo. Un elemento architettonico di particolare interesse è la “Finestra Catalana”, una bifora in stile catalano-aragonese situata su una torre decapitata, legata secondo la tradizione a una storia d’amore tra un’artista catalana e una donna napoletana.
Il tessuto urbano conserva intatto il suo carattere medievale, con edifici in pietra locale che si adattano alla morfologia del territorio. La struttura compatta del borgo, con il suo dedalo di vicoli e piazze, è rimasta pressoché inalterata nei secoli, mantenendo vivo il fascino di un’epoca passata e offrendo ai visitatori un’esperienza di autentica immersione nella storia.
Questa particolare configurazione urbana, unita al contesto paesaggistico di grande bellezza in cui si inserisce, ha fatto guadagnare a Sant’Agata de’ Goti l’ingresso nel club dei “Borghi più belli d’Italia” e ne fa una delle mete più pittoresche e fotografate della Campania, capace di affascinare i visitatori con la sua atmosfera sospesa tra cielo e terra.
Attrazioni a Sant'Agata de' Goti
Sant’Agata de’ Goti, incastonata tra le colline del Sannio, offre ai visitatori un affascinante percorso tra storia, arte e architettura. Le sue chiese secolari, il centro storico perfettamente conservato e gli scorci panoramici creano un’esperienza autentica di esplorazione in un borgo che sembra sospeso nel tempo.
#1 Chiesa dell’Annunziata
La Chiesa dell’Annunziata, di epoca medievale risalente al 1200, è uno dei primi edifici sacri che si incontra entrando nel centro storico. La facciata è impreziosita da un magnifico portale marmoreo cinquecentesco, opera di Annibale Caccavello, che raffigura la scena dell’Annunciazione in un delicato bassorilievo.
L’interno è un vero tesoro di arte gotica, con straordinari affreschi tra cui spicca il Giudizio Universale del ‘400 che decora la controfacciata. Le pareti sono inoltre arricchite da pregevoli vetrate policrome che filtrano la luce creando un’atmosfera raccolta e suggestiva.
Gli elementi decorativi combinano influenze barocche e cinquecentesche, testimonianza delle diverse epoche storiche che hanno lasciato un segno sulla struttura. La chiesa rappresenta uno dei migliori esempi di arte gotica in Campania ed è una tappa fondamentale per comprendere l’evoluzione stilistica e architettonica del borgo.
#2 Duomo dell’Assunta
Il Duomo dell’Assunta, situato nel cuore del borgo in Piazza Sant’Alfonso, è l’edificio religioso più importante di Sant’Agata de’ Goti. Fondato nel 970 su un antico tempio pagano, fu ricostruito nel XII secolo e poi restaurato tra il 1728 e il 1755, conservando così tracce di diversi stili architettonici.
La facciata è caratterizzata da un imponente porticato con dodici colonne con capitelli corinzi che conduce all’interno a pianta latina, con cappelle laterali adornate da preziosi altari in marmo. Di particolare interesse sono le raffigurazioni di animali fantastici e volti umani che decorano vari elementi architettonici dell’edificio.
L’interno custodisce numerose opere d’arte sacra e arredi liturgici di grande valore. Il soffitto riccamente decorato e gli eleganti altari laterali testimoniano la ricchezza artistica e la rilevanza storica di questa cattedrale, che rappresenta un esempio emblematico della stratificazione culturale che caratterizza l’intero borgo.
#3 Chiesa di San Menna
Situata vicino al Ponte Vittorio Emanuele, la Chiesa di San Menna è un gioiello di architettura romanica impreziosito da uno dei più antichi pavimenti in mosaico cosmatesco dell’Italia meridionale. Dedicata a San Mennato (detto Menna), eremita del VII secolo sui monti di Vitulano poi santificato, la chiesa presenta un’armoniosa struttura con presbiterio rialzato e tre absidi.
Gli interventi di restauro del Novecento hanno riportato alla luce importanti elementi originali e cripte mortuarie di notevole valore storico. Particolarmente significativo è il tappeto di mosaici cosmateschi che risale fino a cingere il coro, considerato uno dei più antichi esempi di questo tipo di decorazione nell’Italia del Sud.
Le iscrizioni sul portale e sulla parete destra dell’ingresso testimoniano l’importanza e l’antichità di questa chiesa, che rappresenta uno dei punti di maggiore interesse storico-artistico del borgo. La sobrietà delle linee architettoniche e la preziosità delle decorazioni interne creano un equilibrio perfetto che attrae numerosi visitatori e studiosi di arte medievale.
#4 Palazzo Ducale
Il Palazzo Ducale, noto anche come Castello di Sant’Agata, si trova all’ingresso del centro storico e rappresenta un’importante testimonianza dell’architettura difensiva medievale. Di origine longobarda, fu ampiamente ristrutturato dai normanni nell’XI secolo, ma la sua storia potrebbe risalire addirittura al V secolo.
Nel corso dei secoli, il castello è stato residenza di numerose famiglie nobiliari che hanno lasciato la propria impronta nell’architettura dell’edificio. Delle quattro torri originarie del palazzo medievale ne è rimasta solo una, utilizzata in passato come carcere. Il complesso si presenta oggi con un aspetto massiccio e imponente, caratterizzato dall’utilizzo del tufo locale.
Sebbene oggi sia suddiviso in ambienti privati, è possibile visitare il cortile interno e salire al primo piano per ammirare il salone principale, dove si conservano alcuni residui di affreschi attribuiti a Tommaso Giaquinto. La posizione strategica del castello, che domina l’unico punto di facile accesso al borgo, testimonia la sua originaria funzione difensiva e il ruolo centrale che ha avuto nella storia di Sant’Agata de’ Goti.
Gastronomia & Eventi
La gastronomia di Sant’Agata de’ Goti è profondamente legata al suo territorio collinare, alle tradizioni agricole e vitivinicole che da secoli caratterizzano quest’area del Sannio:
Il prodotto di punta è indubbiamente la Mela Annurca, definita “la regina delle mele”, una varietà antica dalla pezzatura medio-piccola con buccia rossastra, polpa bianca croccante e sapore aromatico. Questa mela ha peculiarità uniche: viene raccolta ancora acerba in autunno e fatta maturare su letti di paglia dove assume il caratteristico colore rossastro. Le sue qualità organolettiche sono così speciali che viene utilizzata anche in preparazioni gastronomiche innovative, come i raviolotti alla mela annurca.
Il territorio di Sant’Agata de’ Goti è inoltre rinomato per la produzione di vini pregiati, tanto che il borgo è stato designato “Città del Vino 2019”. Qui nascono eccellenti vini protetti da marchi DOC, tra cui la Falanghina (imbottigliata per la prima volta proprio a Sant’Agata de’ Goti), l’Aglianico, il Piedirosso e il Greco. Le cantine storiche, molte delle quali ricavate nel tufo, rappresentano un’attrazione turistica oltre che enogastronomica.
Tra le specialità gastronomiche locali spicca la ‘nfrennula, un taralluccio artigianale preparato con farina, acqua, vino bianco, olio e finocchietto selvatico. Nonostante possa sembrare un semplice tarallo, ha un sapore e una consistenza unici. La sua forma ricorda un otto e l’origine risalirebbe probabilmente al periodo normanno, con il nome che deriva dal latino “frenulum” (briglia per la bocca).
I piatti tipici della cucina santagatese includono anche le “pacche e ceci”, un formato di pasta fresca fatto a mano che viene servito con ceci, spesso arricchito con funghi porcini e salsiccia. Altri piatti tradizionali sono il “cazzariello alla Sant’Agata” (un tipo di cavatello con salsiccia, pomodorini e basilico) e preparazioni a base di fegatini di maialino all’Aglianico.
Eventi a Sant’Agata de’ Goti
Sant’Agata de’ Goti ospita durante l’anno diversi eventi che celebrano le tradizioni locali e attraggono visitatori da tutta Italia:
L’Infiorata del Corpus Domini, che si tiene annualmente a giugno, è uno degli eventi più suggestivi del borgo. In questa occasione, le strade del centro storico vengono decorate con meravigliosi tappeti di fiori colorati che creano composizioni artistiche di grande effetto. Le piazze e i vicoli si riempiono di profumi e colori, mentre gli altarini preparati per il passaggio della processione vengono ornati con migliaia di petali. Al termine della celebrazione eucaristica nel Duomo, si snoda per le vie del paese la solenne processione che sfila su questi magnifici tappeti floreali.
La Sagra della ‘Nfrennula, che si svolge nella seconda decade di settembre, è dedicata al tipico tarallino locale speziato fatto con farina, olio e vino bianco. Durante l’evento è possibile degustare questa specialità e altre prelibatezze della gastronomia locale, accompagnate dai vini del territorio.
La Sagra della Mela Annurca, che si tiene in dicembre, celebra il prodotto più rappresentativo del territorio. La manifestazione comprende convegni tematici, iniziative promozionali e degustazioni gastronomiche a base di questo pregiato frutto, con la presentazione di ricette tradizionali e innovative che lo valorizzano.
Falanghina Felix, evento enogastronomico che si svolge a luglio, è una rassegna dedicata ai vini da uve falanghina con esposizioni e degustazioni guidate di vini di numerose aziende campane, accompagnate da iniziative di promozione, convegni tematici e premiazioni delle migliori produzioni.
La Festa patronale di Sant’Agata (5 febbraio) e la Festa di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori (1 agosto), che fu vescovo della cittadina, sono importanti celebrazioni religiose accompagnate da manifestazioni civili, concerti e spettacoli pirotecnici che coinvolgono l’intera comunità.
Dove mangiare & Dove Dormire
Se desideri fermarti a Sant’Agata de’ Goti per degustare le specialità locali o trascorrere qualche giorno alla scoperta del borgo e dei suoi dintorni, ecco alcuni consigli su dove mangiare e dove dormire.