Sepino, adagiato alle pendici del massiccio del Matese a 698 metri di altitudine, è un piccolo comune di 1.795 abitanti della provincia di Campobasso che custodisce uno dei tesori archeologici più preziosi dell’Italia meridionale. Riconosciuto come uno dei “Borghi più Belli d’Italia” dal 2001, Sepino combina l’eccezionale area archeologica di Saepinum – la “piccola Pompei del Molise” – con un borgo medievale fortificato di rara bellezza e il prezioso Tesoro di Santa Cristina.
NAVIGAZIONE VELOCE
DA SAPERE
Antica città sannita Saipins (IV sec. a.C.), poi città romana Saepinum. Borgo medievale dal IX secolo. Nome dal latino “saepire” (recintare).
Arte
Area archeologica con teatro romano, borgo medievale con 25 torri, Chiesa di Santa Cristina con tesoro barocco prezioso.
Eventi
Festa di Santa Cristina (23-25 luglio), Festa invernale (9-10 gennaio), “Un piano per Sepino” (estate), processioni stagionali.
Introduzione a Sepino
Sepino, adagiato alle pendici del massiccio del Matese a 698 metri di altitudine, è un piccolo comune di 1.795 abitanti della provincia di Campobasso che custodisce uno dei tesori archeologici più preziosi dell’Italia meridionale. Il nome deriva dal latino “saepire” (recintare), riferimento agli antichi stazzi per le greggi lungo i tratturi della transumanza.
La storia di Sepino inizia nel IV secolo a.C. con l’insediamento sannitico di Saipins, arroccato sulla montagna di Terravecchia. Conquistato dai Romani nel 293 a.C. durante la Terza Guerra Sannitica, il centro fu trasferito a valle dove nacque la città romana di Saepinum. Elevata a municipium in età augustea, la città prosperò fino al V secolo d.C., quando terremoti e invasioni barbariche portarono al suo abbandono. Nel IX secolo, dopo la conquista saracena dell’882, la popolazione si trasferì nell’attuale borgo medievale fortificato.
Durante il Medioevo, Sepino fu dominato dai Normanni, poi dagli Svevi, dagli Angioini e infine dai Carafa. Il borgo medievale che vediamo oggi, con la sua caratteristica pianta romboidale e 25 torri circolari, fu costruito per resistere agli attacchi e controllare il territorio circostante.
La riscoperta dell’area archeologica di Saepinum iniziò nel XVIII secolo, ma gli scavi sistematici si avviarono solo nel XX secolo. Oggi l’antica città romana, soprannominata la “piccola Pompei del Molise”, è uno dei siti archeologici più importanti dell’Italia meridionale.
Sepino è riconosciuto come uno dei “Borghi più Belli d’Italia” dal 2001 e l’area archeologica di Saepinum è stata dichiarata “Meraviglia Italiana” nel 2011, attraendo oltre 20.000 visitatori all’anno.
Oggi, Sepino offre ai visitatori un’esperienza unica che combina archeologia romana, architettura medievale, arte sacra e tradizioni molisane, dalle imponenti rovine di Saepinum al borgo fortificato, dal prezioso Tesoro di Santa Cristina ai sapori autentici della cucina locale.
L'Area Archeologica di Saepinum
L’area archeologica di Saepinum rappresenta uno dei tesori archeologici più preziosi dell’Italia meridionale e costituisce il cuore dell’offerta culturale di Sepino. Soprannominata la “piccola Pompei del Molise”, questa straordinaria città romana di 12 ettari offre uno spaccato perfettamente conservato della vita urbana in epoca imperiale.
La storia di Saepinum inizia nel IV secolo a.C. con l’insediamento sannitico di Saipins, situato sulla montagna di Terravecchia. Dopo la conquista romana del 293 a.C., la città fu trasferita a valle in una posizione strategica lungo il tratturo Pescasseroli-Candela, una delle principali vie della transumanza. Elevata a municipium in età augustea, Saepinum prosperò fino al V secolo d.C., quando terremoti e invasioni barbariche ne decretarono l’abbandono.
Il teatro romano, con i suoi 3.000 posti, è il monumento più spettacolare del sito. Costruito nel I secolo d.C., presenta la particolarità unica di case coloniche settecentesche costruite sulla summa cavea, creando un suggestivo contrasto tra antico e moderno. La cavea è scavata nella roccia e ben conservata, mentre la scena mantiene ancora parte della decorazione architettonica originale.
Le imponenti mura in opus reticulatum, lunghe 1.270 metri con 27 torri ancora visibili, racchiudono l’antica città attraverso quattro porte monumentali orientate secondo i punti cardinali. Porta Boiano, la meglio conservata, presenta statue di prigionieri germanici ai lati dell’arco e un’importante iscrizione del 168 d.C. che regolamenta il passaggio delle greggi transumanti. Porta Tammaro, Porta Benevento e Porta Terravecchia completano il sistema difensivo.
Il foro trapezoidale, cuore della vita civile, conserva il lastricato originale e i resti della basilica con 20 colonne ioniche. Le terme pubbliche, situate nell’area nordorientale, mostrano ancora i sistemi di riscaldamento e le vasche per i bagni caldi e freddi. Lungo il decumano massimo si allineano botteghe, abitazioni private con atri e peristili, e importanti edifici pubblici.
I mausolei funerari, situati lungo le vie di accesso, testimoniano la ricchezza della città. Particolare importanza riveste il mausoleo di Ennio Marso, con la sua elegante architettura e le iscrizioni che ricordano questo importante personaggio locale.
L’area archeologica è ancora in corso di scavo e continua a restituire importanti reperti che arricchiscono la comprensione di questa straordinaria città romana. Il Museo della Città e del Territorio, situato nel borgo medievale, espone i reperti più significativi e offre una chiave di lettura completa del sito archeologico.
Attrazioni a Sepino
Sepino, gioiello incastonato tra le vette del Matese nella provincia di Campobasso, offre ai visitatori un viaggio straordinario attraverso oltre duemila anni di storia. Dall’eccezionale area archeologica di Saepinum al borgo medievale fortificato, dal prezioso Tesoro di Santa Cristina alle bellezze naturali del Matese, questo comune molisano racchiude tesori unici che ne fanno una destinazione imperdibile per chi cerca autenticità, storia e cultura.
#1 Area Archeologica di Saepinum (Altilia)
La “piccola Pompei del Molise” è un sito archeologico di 12 ettari perfettamente conservato. Il teatro romano, con i suoi 3.000 posti, è il monumento più spettacolare, caratterizzato dall’insolita presenza di case coloniche settecentesche costruite sulla summa cavea. Le imponenti mura in opus reticulatum, lunghe 1.270 metri con 27 torri visibili, racchiudono l’antica città attraverso quattro porte monumentali.
Porta Boiano, la meglio conservata, presenta statue di prigionieri germanici e un’importante iscrizione sulla transumanza del 168 d.C. Il foro trapezoidale, la basilica con 20 colonne ioniche, le terme romane e i mausolei completano questo straordinario esempio di urbanistica romana. Elevata a municipium in età augustea, Saepinum prosperò fino al V secolo d.C. lungo il tratturo Pescasseroli-Candela.
Il sito è ancora in corso di scavo e continua a restituire importanti reperti. Il Museo della Città e del Territorio espone i reperti più significativi e offre una chiave di lettura completa dell’area archeologica.
#2 Borgo Medievale di Sepino
Il centro storico medievale, con la sua caratteristica pianta romboidale e 25 torri circolari, si sviluppa attorno a Piazza Nerazio Prisco. Costruito nel IX secolo dopo l’abbandono di Saepinum, il borgo fortificato fu progettato per resistere agli attacchi e controllare il territorio circostante.
Le scalinate in pietra bianca, i vicoli labirintici e le case con tetti spioventi creano scorci di rara bellezza. Palazzo Giacchi (XVIII secolo) e Palazzo Attilio testimoniano l’architettura signorile, mentre le fontane storiche come quella della Canala (XVI secolo) impreziosiscono il percorso.
Riconosciuto come uno dei “Borghi più Belli d’Italia” dal 2001, il centro storico conserva intatto il fascino medievale con le sue mura, le torri e i palazzi nobiliari. La struttura urbana segue ancora l’impianto difensivo originario, con strade che convergono verso la piazza centrale.
#3 Chiesa di Santa Cristina e il suo Tesoro
Cuore spirituale di Sepino, la chiesa custodisce dal 1099 le reliquie della santa patrona. Il Tesoro di Santa Cristina, costruito nel 1609, è considerato la cappella più preziosa del Molise. Conserva il braccio della santa in un reliquiario d’argento sbalzato, un busto argenteo seicentesco e otto busti reliquiario di santi.
L’altare policromo del 1742 con intarsi marmorei e la balaustra in marmi policromi sono capolavori dell’arte barocca. Il tesoro comprende anche calici, ostensori e paramenti sacri di inestimabile valore artistico e devozionale.
La chiesa è il centro delle celebrazioni più importanti di Sepino, dalla festa estiva di luglio con la solenne processione del busto argenteo, alla festa invernale di gennaio con la tradizionale processione delle “Verginelle”. Il suono ininterrotto delle campane durante le festività caratterizza l’identità sonora del borgo.
#4 Convento della Santissima Trinità
Fondato nel 1519, il convento francescano conserva un elegante chiostro cinquecentesco con colonnette in pietra bianca. La struttura, che fu importante centro di studi teologici, mantiene intatto il fascino dell’architettura conventuale rinascimentale.
Il chiostro, con le sue arcate a tutto sesto e il pozzo centrale, offre un’atmosfera di pace e raccoglimento. Le celle dei frati, la biblioteca e la farmacia conventuale testimoniano la vita monastica che animava il complesso. La chiesa annessa conserva affreschi e opere d’arte di pregio.
Il convento è raggiungibile attraverso un suggestivo sentiero che parte dal borgo medievale, immerso nella natura del Matese. Durante le festività di Santa Cristina, il complesso diventa meta di pellegrinaggio e luogo di riflessione spirituale. La struttura offre anche spazi per ritiri e incontri culturali.
Gastronomia & Eventi
La cucina sepinese riflette la tradizione agropastorale del territorio molisano. Tra i piatti tipici spiccano l’agnello alla cacciatora, i cavatelli con sugo di castrato, la zuppa di cicerchie e le sagne e fagioli. Il pregiato tartufo di Sepino arricchisce molte preparazioni, mentre la rinomata salsiccia locale è protagonista di numerose ricette.
I formaggi rappresentano un’eccellenza: dal caciocavallo di Agnone DOP stagionato fino a 3 anni, alla scamorza molisana di latte di Bruna alpina, al pecorino di Capracotta dal sapore intenso. Tra i salumi spiccano la ventricina di Montenero DOP, la soppressata molisana e il capocollo.
I dolci tradizionali includono la cicerchiata con miele e mandorle, le ferratelle profumate all’anice, i piccillati con confettura di amarena e i mostaccioli ricoperti di cioccolato. Il territorio produce l’Olio Extravergine di Oliva Molise DOP e ottimi vini come la Tintilia del Molise DOC, vitigno autoctono riscoperto, e il Biferno DOC.
La tradizione culinaria molisana valorizza prodotti semplici e genuini: paste fatte in casa come i fusilli al ferro, le sagne e i cavatelli; carni di agnello, capretto e maiale; verdure e legumi coltivati localmente; formaggi pecorini e caprini stagionati nelle grotte naturali del Matese.
Eventi a Sepino
Sepino mantiene vive antiche tradizioni con eventi che celebrano la sua identità culturale e religiosa:
La Festa di Santa Cristina (23-25 luglio) è l’evento più importante dell’anno. Il 23 si tiene il tradizionale mercato del bestiame; il 24, giorno del martirio, solenne processione con il busto argenteo della santa e spettacolo pirotecnico a mezzanotte; il 25 “Festa dell’Emigrante” con pranzo comunitario per accogliere i sepinesi che tornano per l’occasione.
La Festa invernale di Santa Cristina (9-10 gennaio) celebra l’arrivo delle reliquie nel 1099. L’8 gennaio si tiene la “Crianzola” con cena tradizionale; il 9 processione delle “Verginelle” (bambine vestite di bianco) e consegna del “Cartoccio” ai bambini; caratteristico il suono ininterrotto delle campane per tutta la notte che crea un’atmosfera magica e irripetibile.
“Un piano per Sepino” è la rassegna musicale estiva che si svolge nel suggestivo scenario del parco archeologico di Saepinum, offrendo concerti e spettacoli tra le antiche rovine romane illuminated.
La prima domenica di maggio si tiene la processione primaverile propiziatoria di Santa Cristina, mentre il 4 ottobre, festa di San Francesco, si celebra con la benedizione dei bambini e la distribuzione delle tradizionali “pagnottelle” benedette.
Durante l’anno si svolgono anche visite guidate tematiche nell’area archeologica, eventi culturali e manifestazioni che valorizzano il patrimonio storico e artistico del borgo.
Dove mangiare
Se desideri fermarti a Sepino per gustare le specialità locali o esplorare il borgo e l’area archeologica, ecco alcuni consigli su dove mangiare e dove dormire in questo affascinante comune molisano.
Ristoranti
Prozzo Bar Ristorante
Caseificio