Faicchio è un affascinante comune della provincia di Benevento che si estende per 43,88 km² alle pendici dei monti Monaco di Gioia e Acero, con il suo centro storico sviluppato intorno al maestoso Castello medievale. Situato in una posizione elevata rispetto al corso del fiume Titerno, questo borgo ricco di storia conserva tracce dell’antica civiltà sannita, dell’epoca romana e longobarda. Il territorio presenta un’altimetria molto variabile, passando dai 1332 metri del Monte Monaco di Gioia ai circa 60-70 metri della pianura di Marafi e Macchia. Il comune, che ha una popolazione di circa 3.200 abitanti, non è concentrato solo nel centro storico, ma distribuito in numerose contrade e frazioni, tra cui spiccano Massa e Casali. Faicchio è noto per il suo straordinario patrimonio storico-architettonico, le sue tradizioni enogastronomiche e il celebre Presepe Vivente che ogni anno attira migliaia di visitatori.

DA SAPERE

Il territorio è stato abitato sin dalla preistoria, come testimoniano reperti sanniti e la cinta muraria megalitiche del VI secolo a.C. sul Monte Acero.

Arte
Castello medievale con le sue tre torri cilindriche, Chiesa Collegiata di Santa Maria Assunta, Grotta di San Michele con affreschi bizantini, Ponte Fabio Massimo di epoca romana.

Eventi
Celebre Presepe Vivente di Casali di Faicchio (dicembre-gennaio), Sagra Enogastronomica a Massa di Faicchio (settembre), festa della Madonna del Carmine (16 luglio), Festeggiamenti in onore di San Pasquale (17 maggio).

Panorama di Faicchio con il Monte Acero sullo sfondo

Introduzione a Faicchio

Faicchio è un comune di circa 3.200 abitanti situato nella provincia di Benevento, in Campania. Esteso su un territorio di 43,88 km², presenta la particolarità di non avere la popolazione concentrata nel centro storico, ma distribuita in numerose contrade e frazioni, tra cui le principali sono Massa e Casali.

Il territorio comunale è stato abitato sin dalla preistoria, come testimoniato da reperti archeologici oggi conservati nel Museo del Sannio a Benevento. Sulla cima del Monte Acero sono ancora visibili le imponenti mura megalitiche di epoca osco-sannita (VI secolo a.C.), che in alcuni punti raggiungono l’altezza di 3,5 metri e proteggevano la cosiddetta “Arce di monte Acero”, un’antica fortezza utilizzata dai Sanniti per avvistare i nemici.

In epoca romana, Faicchio divenne un importante centro, come dimostrano i resti di un acquedotto ipogeo (III secolo a.C.) che ancora oggi attraversa parte del centro storico, un criptoportico (corridoio sotterraneo) e il Ponte Fabio Massimo. Secondo la tradizione locale, questo ponte prese il nome dal dittatore romano Quinto Fabio Massimo che lo attraversò per fermare l’avanzata di Annibale durante la seconda guerra punica.

Durante il periodo longobardo, intorno al VII secolo, fu fondata una chiesa dedicata a San Michele Arcangelo in una grotta naturale sul monte Monaco di Gioia, oggi importante meta di pellegrinaggio. La prima menzione scritta di Faicchio risale al 1151, quando il borgo era tra i possedimenti della famiglia Sanframondo, importante casata di origine normanna che controllava tutti i comuni della valle Titernina.

Il centro storico, sviluppatosi intorno al maestoso castello medievale, è costituito da una parte più antica con le tipiche strade strette e tortuose, e da una parte relativamente più recente sviluppatasi alle due estremità della cittadina a partire dal XVIII secolo. Due piazze principali caratterizzano il borgo: Piazza Roma, posta ai piedi del castello, su cui si affacciano la chiesetta di San Rocco e il palazzo del vecchio municipio, e Piazza Luigi Palmieri, che ospita il monumento ai Caduti e un busto raffigurante il famoso fisico e vulcanologo Luigi Palmieri, nato proprio a Faicchio.

Il nome “Faicchio” deriverebbe dalla parola latina “Favicella”, con cui il borgo era citato nel Catalogus baronum, in riferimento all’abbondante coltivazione di fave nella zona. Nel 1816 il comune entrò a far parte del distretto di Piedimonte d’Alife (oggi Piedimonte Matese), mentre dal 1861, con l’Unità d’Italia, fu integrato nella provincia di Benevento, di cui ancora oggi fa parte.

Il Castello di Faicchio

Il Castello di Faicchio, noto anche come Castello Ducale, è un’imponente architettura di origine normanna che domina il centro storico del paese. Costruito nel XII secolo per volere dei conti Sanframondo in una posizione strategica fra i monti Acero e Monaco di Gioia, si erge in una postazione elevata rispetto al corso del fiume Titerno, offrendo un panorama mozzafiato sulla valle sottostante.

Dal 1479 al 1520, il castello fu di proprietà della famiglia Monsorio, che lo sottopose a un’importante ristrutturazione prendendo spunto da Castel Nuovo (Maschio Angioino) a Napoli, come si evince dalla planimetria, dal prospetto principale e dall’impostazione del cortile interno. Nel 1612, divenne proprietà del nobile napoletano Gabriele De Martino, che ricevette il titolo di “Barone Duca di Faicchio” e restaurò nuovamente la struttura trasformandola in una comoda dimora, pur conservando alcune funzioni difensive.

Il castello ha una pianta trapezoidale con agli angoli tre delle quattro torri cilindriche originarie. Una delle torri (quella che guardava verso la collegiata di Santa Maria Assunta) è crollata nei secoli scorsi, probabilmente a causa di uno dei tanti terremoti che hanno colpito la zona. Due delle tre torri superstiti fanno da cornice all’ingresso, costituito da un grosso portale seicentesco con lo stemma della famiglia De Martino.

La struttura richiama il celebre “fratello maggiore” di Napoli, ossia il Maschio Angioino. I torrioni, infatti, seppure in proporzioni ridotte, poggiano su basi tronco-coniche come quelli del castello partenopeo. Il castello era originariamente circondato da un fossato ed era accessibile attraverso un ponte levatoio, come testimoniano i due fori ancora visibili sopra il portale, dove scorrevano le catene per alzare o abbassare la struttura mobile.

Il cortile interno presenta a destra un lungo porticato in tufo grigio che sorregge un terrazzo protetto da una balaustra con anelli in tufo locale, mentre a sinistra si trova la scala esterna che conduce alle stanze superiori. All’interno del castello si trova anche una cappella palatina con una ricca decorazione di stucchi barocchi che un tempo incorniciava un dipinto andato disperso.

Secondo la tradizione popolare, nella cappella si trovava un quadro raffigurante Santa Barbara che veniva fatto baciare ai condannati dopo le funzioni religiose. Costoro, avvicinandosi al quadro, ponevano inconsapevolmente i piedi su una botola che, aprendosi all’improvviso, li faceva precipitare nelle segrete del castello. Questa botola, nota come “il trabocchetto”, è ancora oggi visibile nel pavimento della cappella.

A seguito dell’abolizione del feudalesimo nel 1806, il castello cadde in stato di abbandono. Negli anni ’60 del Novecento fu recuperato e restaurato dalla famiglia Fragola, che lo riaprì al pubblico il 30 giugno 1966. Dal 1973 al 1977 ha ospitato la “Libera Università di studi turistici”. Oggi il castello, oltre ad essere un’importante attrazione turistica, è diventato una location esclusiva per matrimoni ed eventi.

Attrazioni a Faicchio

Faicchio è un comune ricco di attrazioni che spaziano dai monumenti storici alle bellezze naturali. Dai tesori archeologici alle manifestazioni folcloristiche, il territorio offre ai visitatori un’immersione completa nella storia, nella cultura e nelle tradizioni del Sannio, in un contesto paesaggistico di straordinaria bellezza dominato dai massicci montuosi del Matese e del Taburno.

Grotta di San Michele

Presepe Vivente di Casali di Faicchio

Collegiata di Santa Maria Assunta

Acquedotto Romano Ipogeo

#1 Grotta di San Michele

La Grotta di San Michele è una cavità naturale situata sul monte Erbano (o monaco di Gioia), a circa 500 metri di altitudine, nel territorio di Faicchio. Questo suggestivo luogo di culto fu adibito alla venerazione dell’Arcangelo Michele dai Longobardi intorno al VII secolo, periodo in cui essi diffusero tale culto in numerose grotte dell’Italia meridionale.

Nel XII secolo, la grotta fu oggetto di importanti restauri e venne abbellita con pregevoli affreschi di chiara influenza bizantina. Fu solennemente inaugurata nel 1172. Nel 1446 fu unita, quale beneficio semplice, alla collegiata di Santa Maria Assunta di Faicchio, ma nel 1596 fu annotato che non vi si celebrava più. Oggi la grotta è tornata ad essere un importante luogo di pellegrinaggio, specialmente l’8 maggio, quando vi si celebra la Santa Messa.

L’ingresso alla grotta è caratterizzato da un’apertura semicircolare dell’altezza di circa sei metri. Superata una scala che a un certo punto si biforca, si giunge nel primo ambiente, il più grande, adibito a chiesa. Questo spazio è lungo 6 metri, largo 10 e alto, nel punto massimo, 5 metri, e presenta diverse stalattiti e stalagmiti in formazione. L’altare, risalente presumibilmente ai secoli XVII-XVIII, conserva i resti di un’antica maiolica cerretese raffigurante San Michele.

Da questo primo ambiente si accede a un secondo vano, più piccolo, quasi del tutto intonacato e affrescato nel XII secolo. Vi si trovano raffigurati il Redentore, alcuni Santi, una Madonna in trono con il Bambino attorniata dai Santi Apostoli, un’Annunciazione e San Michele Arcangelo nella sua posa tradizionale. Purtroppo, a causa dell’elevata umidità della grotta, gli affreschi si presentano in cattivo stato di conservazione.

La Grotta di San Michele è oggi raggiungibile solo a piedi, tramite due sentieri: uno che parte dal convento di San Pasquale e l’altro dalla località Fontanavecchia. Nelle immediate vicinanze della grotta è presente un rifugio costruito alla fine del XVIII secolo, costituito da due vani sovrapposti, e un’area attrezzata con panche e barbecue per la sosta durante le escursioni e i pellegrinaggi.

#2 Presepe Vivente di Casali di Faicchio

Il Presepe Vivente di Casali di Faicchio è una delle manifestazioni natalizie più suggestive e rinomate della provincia di Benevento, capace di attirare migliaia di visitatori ogni anno. Giunto alla sua ventottesima edizione, questo evento si svolge nell’antico Borgo Storico “Porti” in Casali di Faicchio, una suggestiva cornice medievale che fa da scenario perfetto alla rappresentazione della Natività.

Durante il periodo natalizio, tipicamente dal 24 dicembre al 7 gennaio, il borgo si trasforma completamente, riportando in vita gli antichi mestieri e ricreando l’atmosfera della Betlemme di oltre duemila anni fa. Lungo un percorso suggestivo, i visitatori possono ammirare oltre 150 figuranti che, in abiti d’epoca, danno vita a un’esperienza immersiva unica nel suo genere. Nella rappresentazione vengono riproposti gli antichi mestieri di un tempo: il fabbro, il falegname, il panettiere, il cestaio, il pastore, il vasaio e molte altre attività dell’epoca.

Il Presepe Vivente non è solo una rappresentazione statica, ma un vero e proprio viaggio nel tempo, arricchito da musica e narrazione multimediale tramite un sistema di filo-diffusione installato lungo tutto il percorso. Durante la visita, uno degli eventi più emozionanti è l’arrivo spettacolare della grande Stella Cometa che illumina il cielo sopra il presepe con un’intensa luce.

Lungo il percorso, i visitatori possono anche degustare prodotti tipici locali e specialità natalizie presso le locande allestite per l’occasione. È possibile assaporare gli antichi sapori della tradizione grazie a piatti tipici tramandati di generazione in generazione, come quelli serviti presso la “Locanda della Pizza” o al “Ristoro del Presepe”.

Il Presepe Vivente di Casali di Faicchio è organizzato dal “Comitato Presepe Vivente” in collaborazione con la Parrocchia “Ave Gratia Plena” e vede la partecipazione attiva di tutta la comunità locale. L’ingresso è gratuito e i visitatori possono usufruire di ampi parcheggi custoditi, percorsi preferenziali per i portatori di handicap e un servizio navetta gratuito dal parcheggio all’area del Presepe Vivente.

#3 Collegiata di Santa Maria Assunta

La Collegiata di Santa Maria Assunta è la chiesa principale di Faicchio, situata nel centro storico lungo l’omonima via Collegiata. Questa importante chiesa rappresenta un punto di riferimento religioso e culturale per la comunità locale fin dal Medioevo.

L’edificio attuale risale principalmente al XVII-XVIII secolo, sebbene la sua fondazione sia molto più antica. La facciata, in stile barocco, è caratterizzata da un portale imponente e da un campanile che si erge maestoso accanto alla chiesa. All’interno, la chiesa si presenta a tre navate con una ricca decorazione di stucchi e affreschi che testimoniano l’importanza storica e religiosa dell’edificio.

Nel 1446, alla Collegiata fu unita, come beneficio semplice, la Grotta di San Michele, a dimostrazione dell’importanza che questa chiesa aveva già assunto nel territorio. Tra le opere d’arte conservate al suo interno, si possono ammirare pregevoli dipinti di scuola napoletana, arredi sacri di grande valore storico e artistico e un importante organo a canne.

La Collegiata di Santa Maria Assunta non è solo un luogo di culto, ma anche un importante centro della vita sociale e culturale di Faicchio. Ancora oggi è il fulcro delle principali celebrazioni religiose e delle feste patronali, mantenendo viva una tradizione secolare che lega profondamente la comunità alla sua storia e alle sue radici.

La chiesa è raggiungibile percorrendo via Collegiata, strada che prende il nome proprio dalla presenza di questo importante edificio religioso, e si trova in prossimità di altri importanti palazzi nobiliari, come il palazzo “Luponio-Pascale” e il palazzo “De Nigris”, che insieme costituiscono un interessante complesso architettonico nel cuore del centro storico di Faicchio.

#4 Acquedotto Romano Ipogeo

L’Acquedotto Romano Ipogeo di Faicchio rappresenta una straordinaria testimonianza dell’ingegneria idraulica romana e costituisce uno dei rari esempi di infrastrutture antiche ancora funzionanti. Questo impressionante sistema sotterraneo, risalente al III secolo a.C., fu scavato alle falde del monte Monaco e attraversa in parte anche il centro storico del paese.

In località Fontanavecchia, nei pressi della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, si trova l’ingresso di questa struttura ipogea, che continua il suo percorso all’interno del tessuto urbano. Si tratta di una stretta galleria scavata direttamente nella roccia, che non supera l’altezza di 2 metri e la larghezza di 0,8 metri. Il tracciato completo dell’acquedotto non è ancora stato interamente mappato, poiché in alcuni punti, come nei pressi della chiesa di San Giovanni, il percorso risulta sbarrato.

Lungo via Sette Dolori e nei pressi della Fontana del Popolo (situata vicino alla chiesa di San Giovanni) sono visibili alcune bocche, ossia aperture dell’acquedotto ipogeo che nel suo percorso sotterraneo attraversa parte del centro storico. Queste aperture fungevano da punti di accesso per la manutenzione e come fontane pubbliche per la popolazione locale.

Nel 2008, durante lavori di restauro nei pressi della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, è stata riportata alla luce un’antica fontana di epoca medievale con abbeveratoi, alimentata proprio dall’acquedotto romano. Questo ritrovamento ha permesso di comprendere meglio come le strutture idrauliche romane siano state riutilizzate e valorizzate anche nei secoli successivi.

Oggi l’Acquedotto Romano Ipogeo rappresenta una delle attrazioni più interessanti di Faicchio, tanto per il suo valore storico-archeologico quanto per l’ingegnosità della sua realizzazione, testimonianza della straordinaria capacità tecnica degli antichi romani nella gestione delle risorse idriche, capace di resistere alla prova del tempo per oltre due millenni.

Gastronomia & Eventi

La tradizione enogastronomica di Faicchio è fortemente legata alla cultura contadina e alle materie prime del territorio circostante. I prodotti locali, coltivati ancora secondo metodi tradizionali, sono alla base di una cucina semplice ma ricca di sapori autentici. Il territorio faicchiese, incastonato tra i monti e attraversato dal fiume Titerno, offre una varietà di ingredienti che trovano la loro massima espressione negli eventi gastronomici che animano il comune durante l’anno.

Tra le specialità gastronomiche locali spiccano i “pallottl”, i “p’parul ‘mbuttit” (peperoni imbottiti), “carne e p’paur” (carne e peperoni), “scarrafun” e “tagliaregl’ e cic’r” (tagliatelle e ceci). Questi piatti tradizionali, tramandati di generazione in generazione, sono protagonisti della Sagra Enogastronomica che si tiene ogni anno a settembre nella frazione Massa di Faicchio.

Il comune vanta anche una radicata tradizione vinicola, con ottimi vini rossi e bianchi prodotti localmente. Durante la Sagra Enogastronomica, la famosa “Fontana delle tre botti” diventa simbolo di convivialità, poiché da essa sgorga vino anziché acqua, permettendo ai visitatori di degustare il rinomato vino di Massa direttamente dalla fontana stessa.

L’olio extravergine d’oliva prodotto nelle colline faicchiesi è un altro prodotto di eccellenza, utilizzato per condire le tipiche bruschette servite durante gli eventi gastronomici. Le olive locali sono raccolte e lavorate secondo metodi tradizionali che garantiscono un prodotto di alta qualità, dal sapore intenso e fruttato.

La gastronomia locale trova la sua massima espressione anche durante il Presepe Vivente di Casali di Faicchio, quando i visitatori possono degustare gli “antichi sapori” in locande allestite lungo il percorso, vivendo un’esperienza immersiva non solo visiva ma anche gustativa, che li riporta indietro nel tempo.

Eventi a Faicchio

Faicchio è animata durante l’anno da diversi eventi che celebrano le tradizioni locali, la cultura e la gastronomia:

Il Presepe Vivente di Casali di Faicchio è uno degli eventi più importanti del periodo natalizio, capace di attirare migliaia di visitatori da tutta la regione. Giunto oltre la ventesima edizione, si svolge nell’antico Borgo Storico “Porti” in Casali di Faicchio, generalmente dal 24 dicembre al 7 gennaio. Con oltre 150 figuranti in abiti d’epoca, questa rappresentazione ricrea l’atmosfera della Betlemme di duemila anni fa e propone gli antichi mestieri attraverso un percorso suggestivo. L’evento è arricchito da musica, narrazione multimediale e l’arrivo spettacolare della Stella Cometa, oltre alle degustazioni di prodotti tipici locali e natalizi presso le locande allestite lungo il percorso.

La Sagra Enogastronomica di Massa di Faicchio, che si tiene ogni anno nel mese di settembre, è una celebrazione dei sapori e delle tradizioni culinarie locali. Giunta alla sua trentaseiesima edizione, questo evento offre l’opportunità di degustare specialità tipiche come “pallottl”, “carne e p’paur”, “p’parul ‘mbuttit”, “scarrafun” e “tagliaregl’ e cic’r”, accompagnate dai rinomati vini locali. Un elemento distintivo della sagra è la “Fontana delle tre botti”, dalla quale sgorga vino anziché acqua, permettendo ai visitatori di degustare il vino di Massa direttamente dalla fontana. La manifestazione è arricchita da spettacoli musicali e intrattenimento dal vivo.

I festeggiamenti in onore di San Pasquale, patrono della frazione Casali, si svolgono ogni anno il 17 maggio. La celebrazione comprende funzioni religiose, processioni e eventi di intrattenimento che coinvolgono tutta la comunità. San Pasquale è particolarmente venerato nella zona, e la festa in suo onore rappresenta un momento importante di aggregazione per gli abitanti e di richiamo per i visitatori.

La festa della Madonna del Carmine, celebrata il 16 luglio, è un altro importante appuntamento religioso per la comunità di Faicchio. Questa ricorrenza include celebrazioni liturgiche, processioni e momenti di festa popolare, mantenendo viva una tradizione di devozione profondamente radicata nella cultura locale.

Oltre a questi eventi principali, Faicchio ospita durante l’anno numerose manifestazioni minori, mostre, concerti e attività culturali che valorizzano il patrimonio storico, artistico e naturalistico del territorio, offrendo ai visitatori molteplici occasioni per scoprire e apprezzare le bellezze e le tradizioni di questo affascinante comune del Sannio.

Dove mangiare & Dove Dormire

Se desideri fermarti a Faicchio per gustare la cucina locale o pernottare per esplorare con calma questo affascinante territorio, ecco alcune indicazioni su dove mangiare e dove dormire.

Ristoranti

Il Sauro

  • Via Cortesano
  • +39 327 709 0174

Agriturismo Villa Margherita

  • Via Perroni
  • +39 327 082 7237
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