Dalle mele annurche alle castagne di montagna, dalle cipolle di Bonea ai fagioli del Fortore: il Sannio è una terra generosa di sapori autentici e varietà agricole storiche.
Una biodiversità straordinaria che affonda le radici nella tradizione contadina e racconta la ricchezza di ogni stagione.

Nome:
Mela Annurca Campana IGP

Zona di produzione:
Presente in tutta la Campania; nel Sannio si coltiva in particolare nei comuni di Melizzano, Frasso Telesino, Dugenta, Sant’Agata de’ Goti e Telese Terme.

Caratteristiche:
Mela di piccole dimensioni, forma rotonda e schiacciata, buccia liscia, sottile e di colore rosso intenso.
Polpa bianca, compatta, croccante, succosa e molto aromatica.
Sapore equilibrato tra dolcezza e acidità, con profumo tipico e persistente.

Raccolta e arrossamento:
Raccolta tra fine settembre e ottobre, quando la buccia è ancora verdognola.
Dopo la raccolta, le mele vengono disposte a mano su “melai” al sole per il naturale arrossamento, girate manualmente più volte al giorno.

Utilizzo e abbinamenti:
Si consuma principalmente fresca, ma è ottima anche in crostate, marmellate, gelatine o essiccata.
Perfetta con formaggi erborinati o stagionati e in insalate rustiche.

Curiosità:
Conosciuta fin dai tempi dei Romani, è raffigurata in affreschi di epoca pompeiana.
Considerata la “regina delle mele”, è oggi tutelata da marchio IGP.
La sua particolare tecnica di maturazione al sole la rende unica al mondo.

Territori e produttori:
Melizzano, Frasso Telesino, Dugenta, Telese Terme, Sant’Agata de’ Goti.
Aziende agricole e cooperative del Sannio la producono nel rispetto del disciplinare IGP.

Nome:
Castagna di Vitulano (PAT – Prodotto Agroalimentare Tradizionale)

Zona di produzione:
Comune di Vitulano (BN) e territori limitrofi del Parco Regionale del Taburno-Camposauro, tra i 400 e i 900 m di altitudine.

Caratteristiche:
Frutto medio-piccolo, buccia sottile e liscia di colore marrone chiaro, con striature più scure.
Polpa di colore bianco crema, farinosa e molto dolce.
La castagna di Vitulano è particolarmente adatta alla cottura e alla trasformazione.

Periodo di raccolta:
Ottobre – prima metà di novembre.
I castagneti sono generalmente secolari e situati in zone collinari-montane ben esposte e ventilate.

Utilizzo e abbinamenti:
Consumata bollita, arrostita (“’mbriacata”), o come base per dolci, marmellate e farina di castagne.
Ottima anche con miele, ricotta o in primi piatti rustici.

Curiosità:
La castanicoltura a Vitulano ha radici antiche, legate alla cultura contadina e pastorale.
La qualità del frutto è favorita dai suoli vulcanici, ricchi di minerali, e dal microclima fresco.
Ogni anno si tiene la tradizionale Sagra della Castagna, evento molto sentito dalla comunità locale.

Territori e produttori:
Vitulano, Cautano, Tocco Caudio.
Coltivatori locali e piccoli trasformatori operano nel rispetto della stagionalità e della tradizione manuale.

Nome:
Cipolla di Bonea (PAT – Prodotto Agroalimentare Tradizionale)

Zona di produzione:
Comune di Bonea (BN) e aree limitrofe del Monte Taburno, nella Valle Caudina.

Caratteristiche:
Bulbo di forma allungata o leggermente schiacciata, di colore rosso-violaceo intenso, tuniche sottili e brillanti.
Polpa bianca, succosa, dal sapore dolce e aromatico, priva di pungenza.
Pezzatura medio-grande.

Periodo di raccolta:
Giugno – luglio.
Seminata in autunno o tardo inverno, raccolta a mano e lasciata ad asciugare nei campi o in ambienti ventilati.

Utilizzo e abbinamenti:
Si consuma cruda in insalate rustiche, su pane, oppure cotta in zuppe, frittate, marmellate e sott’olio.
Ottima in agrodolce o con aceto di vino.

Curiosità:
Conosciuta anche come “cipolla rossa di Bonea”, è coltivata in appezzamenti familiari e orti storici.
È apprezzata per la sua digeribilità e la sua dolcezza naturale.
Ogni anno Bonea ospita la Sagra della Cipolla, evento che celebra questa eccellenza locale.

Territori e produttori:
Bonea e aree agricole del versante sud-orientale del Taburno.
Presente in mercati contadini, sagre e produzioni orticole tradizionali.

Nome:
Fagiolo della Regina di San Lupo (PAT – Prodotto Agroalimentare Tradizionale)

Zona di produzione:
Comune di San Lupo (BN) e aree collinari limitrofe tra il fiume Tammaro e le pendici del Taburno.

Caratteristiche:
Fagiolo di medie dimensioni, forma ovale e leggermente appiattita.
Buccia sottile, di colore bianco lucido.
Polpa cremosa, tenera, dal gusto delicato e altamente digeribile.
Mantiene la forma dopo la cottura.

Periodo di raccolta:
Fine agosto – settembre.
Raccolto a mano, essiccato al sole e selezionato manualmente.

Utilizzo e abbinamenti:
Perfetto per zuppe, minestre, insalate tiepide o in abbinamento con ortaggi e cereali.
Esalta il suo sapore in piatti semplici con olio extravergine del Sannio e pane casereccio.

Curiosità:
Il nome “regina” richiama l’alta qualità e il valore storico attribuito a questo legume, considerato un prodotto di pregio nelle famiglie contadine.
Resistente alla cottura e altamente proteico, è coltivato in piccole quantità da agricoltori locali.
Ogni anno è protagonista della Sagra del Fagiolo della Regina a San Lupo.

Territori e produttori:
San Lupo, Guardia Sanframondi, Castelvetere in Val Fortore.
Coltivato secondo metodi tradizionali, senza trattamenti chimici.

Nome:
Peperone di Castelpoto (PAT – Prodotto Agroalimentare Tradizionale)

Zona di produzione:
Castelpoto (BN) e zone collinari limitrofe del Sannio centrale.
Coltivato a mano in appezzamenti soleggiati, su suoli ben drenati.

Caratteristiche:
Peperone a corno, di piccole dimensioni, con buccia sottile e forma allungata e ricurva.
Colore rosso brillante.
Ha un sapore intenso, dolce o piccante, a seconda della varietà.
Una volta essiccato, viene macinato per ottenere la celebre polvere rossa.

Periodo di raccolta:
Agosto – settembre.
Dopo la raccolta, i peperoni vengono appesi in collane (serte) e lasciati ad essiccare al sole.

Utilizzo e abbinamenti:
Utilizzato essiccato e macinato per insaporire salumi (soprattutto la salsiccia rossa di Castelpoto), formaggi, zuppe, piatti di carne e legumi.
Ottimo anche fritto intero, come contorno o antipasto tradizionale.

Curiosità:
Il peperone di Castelpoto è un ingrediente insostituibile nella cucina contadina sannita.
La sua lavorazione artigianale, completamente naturale, ha reso questo prodotto un simbolo identitario del paese, celebrato ogni anno nella Sagra della Salsiccia Rossa.

Territori e produttori:
Castelpoto (BN).
Coltivato da famiglie locali e piccoli produttori, trasformato in polvere o in peperoni secchi interi per uso gastronomico.

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