Ricetta Susamielli del Sannio
I Susamielli sono biscotti tradizionali natalizi del Sannio, dal caratteristico sapore speziato e dalla forma a “S” che ricorda un serpente attorcigliato. Il nome deriva probabilmente da “sesamielli”, poiché in origine venivano cosparsi di semi di sesamo, anche se questa pratica è andata gradualmente perdendosi nel tempo.
Le origini di questi biscotti risalgono al XVIII secolo, quando venivano preparati in diverse varianti: quella più ricca e speziata per le famiglie benestanti e una versione più semplice per il popolo. Nonostante queste differenze sociali siano ormai scomparse, i Susamielli mantengono ancora oggi il loro ruolo di dolce celebrativo, immancabile sulle tavole sannite durante il periodo natalizio. La peculiarità di questi biscotti è l’utilizzo del “pisto”, un mix di spezie composto principalmente da cannella, chiodi di garofano, noce moscata e anice, che conferisce loro un aroma complesso e avvolgente.
Susamielli del Sannio
Biscotti natalizi dalla caratteristica forma a “S” e dal sapore ricco di spezie e miele, i Susamielli rappresentano uno dei dolci più antichi e identitari della tradizione sannita. La loro consistenza dura all’esterno e leggermente morbida all’interno, unita all’aroma intenso del “pisto” (mix di spezie), li rende perfetti per essere inzuppati nel vino dolce o nel Rosolio. Nella versione beneventana, vengono arricchiti con il famoso liquore Strega, specialità locale.
DETTAGLI RICETTA
INGREDIENTI
GUIDA / ISTRUZIONI
NOTE
La peculiarità della versione sannita dei Susamielli è l’aggiunta del liquore Strega, prodotto proprio a Benevento, che conferisce un aroma unico e rappresenta un omaggio alla tradizione liquoristica locale. In alcune varianti tradizionali, soprattutto nelle zone di confine con il Molise, si aggiungevano anche semi di finocchio e uva passa. I Susamielli sono biscotti caratterizzati da una consistenza dura all’esterno ma leggermente morbida all’interno, ideali per essere inzuppati. Per ottenere la giusta consistenza, è importante non superare il tempo di cottura indicato. Tradizionalmente venivano preparati l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione, e consumati durante tutto il periodo natalizio. In alcune famiglie, si usava appenderli all’albero di Natale come decorazioni commestibili. La loro forma a “S” o a serpente attorcigliato ha origini antiche e, secondo alcuni studiosi, avrebbe origini pagane, rappresentando il ciclo della vita che si rinnova.