Ricetta Pigna del Sannio

La Pigna (o Casatiello dolce) è il dolce pasquale per eccellenza dell’area Titernina del Sannio. Il nome deriva dalla sua forma alta e leggermente conica che ricorda una pigna, simbolo di abbondanza e fertilità. Questo dolce rappresenta perfettamente il legame tra cibo e spiritualità nella tradizione sannita, incarnando il simbolismo della resurrezione e della rinascita primaverile.

La preparazione della Pigna è un vero e proprio rituale che richiede tre giorni, numero non casuale che richiama i tre giorni della Passione, Morte e Resurrezione di Cristo. Si parte dal “criscito” (lievito madre), si prosegue con la preparazione dell’impasto, si attende la lenta lievitazione e infine si procede alla cottura. Il risultato è un dolce profumato, a metà strada tra pane e panettone, dalla consistenza morbida e umida, decorato con una glassa bianca e zuccherini colorati che simboleggiano la neve invernale ormai passata e i fiori primaverili in arrivo.

Pigna del Sannio

Un dolce pasquale alto e imponente, simile a un panettone ma più denso e aromatico, che rappresenta il culmine della tradizione dolciaria pasquale sannita. La sua preparazione, che si svolge nei tre giorni precedenti la Pasqua, è un vero e proprio rituale simbolico. La consistenza umida e soffice, unita agli aromi di agrumi, liquori e spezie, rendono questo dolce un’esperienza gustativa unica, coronata dalla decorazione con glassa bianca e zuccherini colorati.

DETTAGLI RICETTA
  • Tempo Totale: 3 Giorni
  • Difficoltà: Difficile
  • Kcal: 450
INGREDIENTI
  • Per il lievitino (criscito):
    100g di farina 00
    10g di lievito di birra fresco
    50ml di acqua tiepida

  • Per l’impasto:
    1 kg di farina 00
    300g di zucchero
    150g di strutto (o 120g di burro)
    6 uova intere
    La scorza grattugiata di 2 arance e 2 limoni non trattati
    La scorza grattugiata di 2 arance e 2 limoni non trattati
    1 cucchiaino di cannella in polvere
    1 cucchiaino di vanillina (o i semi di 1 baccello di vaniglia)
    1 pizzico di sale
    2 cucchiai di liquore Strega (o Anice)
    2 cucchiai di liquore all’arancia

  • Per la glassa:
    250g di zucchero a velo
    1 albume
    Il succo di 1/2 limone
    Zuccherini colorati per decorare

GUIDA / ISTRUZIONI
  • Primo giorno – Preparazione del lievitino (criscito): in una ciotola, sciogliere il lievito di birra nell’acqua tiepida. Aggiungere la farina e mescolare fino a ottenere un impasto omogeneo.

  • Formare una palla, praticare un taglio a croce sulla superficie, mettere in una ciotola, coprire con un panno umido e lasciare riposare in un luogo tiepido per 12-24 ore, fino a quando il volume sarà raddoppiato.

  • Secondo giorno – Preparazione dell’impasto: in una ciotola capiente mescolare la farina con lo zucchero, la cannella, la vanillina e il pizzico di sale.

  • Aggiungere le uova, una alla volta, mescolando bene dopo ogni aggiunta.

  • Incorporare lo strutto (o il burro) ammorbidito, le scorze degli agrumi e i liquori.

  • Aggiungere il lievitino (criscito) e impastare energicamente fino a ottenere un composto omogeneo ed elastico. Il lavoro può richiedere 15-20 minuti di impasto manuale o 10 minuti con un’impastatrice.

  • Trasferire l’impasto in uno stampo cilindrico alto (tipo panettone) precedentemente imburrato e infarinato, riempiendo lo stampo fino a metà altezza.

  • Coprire con un panno umido e lasciare lievitare in un luogo tiepido (20-25°C) per 12-24 ore, fino a quando l’impasto avrà raggiunto il bordo dello stampo.

  • Terzo giorno – Cottura: preriscaldare il forno a 180°C.

  • Praticare un taglio a croce sulla superficie dell’impasto lievitato e infornare.

  • Cuocere per circa 15 minuti, poi abbassare la temperatura a 160°C e continuare la cottura per altri 45-50 minuti. Verificare la cottura inserendo uno stecchino al centro: dovrà uscire asciutto.

  • Sfornare e lasciare raffreddare completamente prima di sformare.

  • Preparare la glassa: in una ciotola, montare leggermente l’albume, aggiungere gradualmente lo zucchero a velo setacciato e il succo di limone, mescolando fino a ottenere una glassa liscia e densa.

  • Versare la glassa sulla superficie della Pigna, facendola colare anche sui lati, e decorare immediatamente con i zuccherini colorati prima che la glassa si indurisca.

  • Lasciare asciugare la glassa completamente prima di servire o conservare.

NOTE

In alcune zone del Sannio, la Pigna viene preparata il giovedì o venerdì santo, per essere poi consumata la domenica di Pasqua, dopo la benedizione. La tradizione vuole che ogni famiglia porti la propria Pigna in chiesa per farla benedire insieme alle uova. La lunga lievitazione è fondamentale per garantire la consistenza soffice e umida tipica di questo dolce, che può conservarsi per diversi giorni senza seccare. In alcune varianti della valle telesina, si aggiungono all’impasto anche canditi misti (arancia, cedro, ciliegia) e una manciata di uvetta ammollata nel liquore. La glassa bianca e i confettini colorati hanno un forte valore simbolico: rappresentano la neve invernale che si scioglie e lascia posto ai fiori primaverili, simbolo di rinascita. Per una versione più moderna e leggera, è possibile sostituire lo strutto con la stessa quantità di olio di semi, anche se il risultato sarà leggermente diverso. La Pigna tradizionale ha una forma alta e leggermente conica, ottenuta usando stampi appositi; in mancanza di questi, si può utilizzare uno stampo da panettone.

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