Limatola, pittoresco borgo medievale nella provincia di Benevento, sorge a 48 metri d’altitudine dominato da uno spettacolare castello normanno del XII secolo.
Definito “porta del Sannio” per la sua posizione strategica tra Napoli e Benevento, questo gioiello di 4.200 abitanti custodisce mille anni di storia tra mura normanne, palazzi rinascimentali e tradizioni millenarie.
Con il suo castello trasformato in hotel di lusso e i celebri mercatini natalizi che attirano oltre 100.000 visitatori, Limatola rappresenta l’equilibrio perfetto tra patrimonio storico e innovazione turistica.

DA SAPERE

Borgo medievale nato nel XII secolo, dominato dal castello normanno trasformato in hotel di lusso 5 stelle.

Arte
Castello normanno (XII sec.), Chiesa dell’Annunziata con polittico rinascimentale di Francesco da Tolentino (1527), fontane storiche delle lavandaie medievali.

Eventi
Cadeaux al Castello (novembre-dicembre), Festa di San Biagio (3 febbraio), Sagra della Polpetta (maggio-giugno), Carnevale storico con “A battuglia nova”, Festa della Consacra ad Ave Gratia Plena (luglio).

Panorama di Limatola con il castello sullo sfondo

Introduzione a Limatola

Limatola è un borgo medievale di 4.200 abitanti situato nella provincia di Benevento, in Campania, a 48 metri d’altitudine su una collina che domina la valle del fiume Volturno. Il comune, conosciuto come “porta del Sannio” per la sua posizione strategica tra Napoli e Benevento, prende il nome probabilmente dal latino “limo”, riferito alla terra fertile limacciosa depositata dal fiume.

Le origini del territorio affondano nella presenza etrusca del VI secolo a.C., testimoniata dai reperti archeologici rinvenuti nella contrada Cisterna. La prima documentazione storica risale all’842 d.C., quando il conte longobardo Landolfo di Caserta riportò qui una vittoria contro i beneventani, confermando l’importanza strategica del sito come presidio militare al confine tra il Principato di Capua e il Ducato di Benevento.

Il periodo normanno vede la costruzione del castello sui resti di una torre longobarda nel XII secolo. Nel 1113 la Bolla di Sennete enumera 15 chiese nel territorio, testimoniando una comunità già fiorente. Sotto gli Angioini nel 1277, Margherita de Tucziaco, duchessa di Limatola e cugina di Carlo I, promuove importanti restauri del maniero con la realizzazione di ambienti a volte ogivali che ancora oggi caratterizzano la struttura.

La storia feudale vede alternarsi prestigiose famiglie nobiliari: dai Della Ratta nel XV secolo ai Gambacorta che, acquisito il feudo nel 1509 per matrimonio, trasformano il castello da fortezza militare in splendida dimora signorile rinascimentale. Nel 1860 Giuseppe Garibaldi stabilì qui il suo quartier generale durante la decisiva Battaglia del Volturno, lasciando testimonianze oggi conservate nel Museo Garibaldi del castello.

Oggi, Limatola rappresenta un esempio perfetto di come un borgo medievale possa reinventarsi senza perdere la propria anima. Il castello restaurato e trasformato in hotel di lusso, i mercatini di Natale che attirano oltre 100.000 visitatori da tutta Europa, e la trasformazione da economia agricola a importante polo industriale testimoniano una comunità che ha saputo abbracciare il futuro custodendo il proprio patrimonio storico.

Il Castello di Limatola

Il Castello di Limatola rappresenta l’attrazione principale e il simbolo identitario del borgo. Costruito nel XII secolo dai Normanni su una collina calcarea a 100 metri sul livello del mare, domina maestoso la valle del Volturno offrendo una vista spettacolare che spazia dal massiccio del Taburno ai monti Tifatini.

La struttura attuale è il risultato di stratificazioni architettoniche che raccontano mille anni di storia: dal mastio rettangolare normanno alle volte ogivali angioine, dalle trasformazioni rinascimentali dei Gambacorta agli affreschi barocchi del XVIII secolo. La cinta muraria, intervallata da torri circolari dotate di scarpata, racchiude due corti principali.

La Corte Alta costituisce il cuore del palazzo signorile, mentre la cappella palatina dedicata a San Nicola conserva il portale romanico originale e un prezioso crocifisso d’epoca. Gli interni stupiscono per la ricchezza decorativa: affreschi seicenteschi nella foresteria narrano scene dalla Gerusalemme Liberata del Tasso, mentre il piano nobile presenta decorazioni settecentesche con architetture illusionistiche.

Dopo decenni di abbandono, il castello ha ritrovato nuova vita grazie al restauro completato nel 2010 dalla famiglia Sgueglia. Oggi funziona come hotel di lusso a 5 stelle con nove suite dedicate a personaggi storici, dal re Ferrante d’Aragona a Giuseppe Garibaldi. Il ristorante “Doremì”, ricavato nelle antiche scuderie, propone alta cucina che reinterpreta la tradizione gastronomica sannita.

La struttura ospita matrimoni esclusivi, eventi culturali e conferenze, ma è soprattutto durante i mercatini natalizi “Cadeaux al Castello” che il maniero rivela tutto il suo fascino fiabesco, attirando oltre 100.000 visitatori da tutta Europa tra novembre e dicembre. Le visite guidate (5€ per persona, minimo 25 persone) permettono di scoprire la Sala Museo Garibaldi, gli affreschi della Gerusalemme Liberata e le sale gotiche con volte a ogiva.

Attrazioni a Limatola

Limatola, situata nella provincia di Benevento, offre ai visitatori un perfetto connubio tra storia medievale, architettura rinascimentale e tradizioni millenarie. Dal castello normanno trasformato in hotel di lusso alle antiche fontane delle lavandaie, dalle chiese ricche di tesori artistici ai suggestivi mercatini natalizi, Limatola rappresenta una destinazione affascinante dove il passato rivive nel presente.

Castello Normanno

Chiesa dell’Annunziata

Santuario Sant’Eligio

Fontane delle Lavandaie

#1 Castello Normanno

Costruito nel XII secolo dai Normanni su una collina calcarea a 100 metri sul livello del mare, il castello domina maestoso la valle del Volturno. La struttura attuale racconta mille anni di storia attraverso stratificazioni architettoniche dal mastio normanno alle volte ogivali angioine, dalle trasformazioni rinascimentali dei Gambacorta agli affreschi barocchi.

Dopo il restauro del 2010, il castello è stato trasformato in hotel di lusso a 5 stelle con nove suite dedicate a personaggi storici. Il ristorante “Doremì” propone alta cucina nelle antiche scuderie, mentre la Sala Museo Garibaldi conserva testimonianze della Battaglia del Volturno del 1860.

Durante i mercatini natalizi “Cadeaux al Castello” (novembre-dicembre), il maniero attira oltre 100.000 visitatori da tutta Europa, diventando uno dei mercatini più suggestivi del continente. Le visite guidate (5€ per persona) permettono di scoprire affreschi della Gerusalemme Liberata e sale gotiche con volte a ogiva.

#2 Chiesa dell’Annunziata

La Chiesa dell’Ave Gratia Plena, consacrata nel 1404, custodisce uno dei tesori artistici più preziosi del Sannio: il polittico di Francesco da Tolentino del 1527. Lo splendido portale rinascimentale del 1503, di gusto toscano, presenta sculture raffiguranti l’Eterno Padre e l’Annunciazione.

L’interno a tre navate conserva stucchi barocchi e un altare maggiore in marmi policromi di manifattura napoletana del XVIII secolo. Il campanile del 1764 in stile classicheggiante domina la frazione omonima. La struttura rappresenta un importante esempio di architettura religiosa che unisce elementi gotici, rinascimentali e barocchi.

Purtroppo l’edificio necessita urgenti interventi di restauro per preservare questo eccezionale patrimonio artistico che testimonia la ricchezza culturale del territorio sannita attraverso i secoli.

#3 Santuario di Sant’Eligio

Eretta nel 1388 dai cavalieri francesi nella frazione di Biancano e ricostruita negli anni ’40 del Novecento, la Chiesa di Sant’Eligio rappresenta un gioiello di architettura religiosa.
La navata unica culmina in una cupola emisferica su presbiterio quadrato, mentre gli interni conservano affreschi tardorinascimentali di stampo popolare.
Il trittico attribuito alla scuola di Giotto costituisce il tesoro artistico più prezioso, mentre dal sagrato si gode uno spettacolare panorama sulla vallata del medio Volturno verso Capua.
La chiesa, riconosciuta come Santuario dalla Diocesi di Caserta, è meta di pellegrinaggi e luogo di dispensazione di indulgenze.
La posizione panoramica e l’importanza spirituale fanno di Sant’Eligio un punto di riferimento per la comunità locale e per i fedeli che giungono da tutto il Sannio per venerare il santo protettore degli orafi e dei fabbri.

#4 Fontane delle Lavandaie

La Fontana Margherita de Tucziaco, realizzata nel 1277 in onore della duchessa cugina di Carlo I d’Angiò, e la Fontana di Biancano del XVII secolo rappresentano preziose testimonianze della vita quotidiana medievale. Dotate di abbeveratoi per animali e lavatoi in pietra perfettamente conservati, sono candidate a Patrimonio UNESCO come simbolo della tradizione delle lavandaie.

L’acqua freschissima proveniente dalle sorgenti dei Monti Tifatini ha rappresentato per secoli una risorsa vitale per la comunità, punto di aggregazione sociale dove le donne si ritrovavano per il bucato scambiandosi notizie e tradizioni orali. Le vasche in pietra locale mostrano ancora i segni dell’uso quotidiano.

Questi monumenti dell’acqua raccontano la storia sociale di Limatola attraverso gesti quotidiani che si ripetevano identici da secoli, testimoniando un modo di vivere comunitario che ha resistito fino agli anni ’60 del Novecento quando l’acqua corrente nelle case ha sostituito le fontane pubbliche.

Gastronomia & Eventi

La gastronomia di Limatola affonda le radici nella tradizione contadina e pastorale del Sannio, offrendo piatti che raccontano secoli di storia attraverso sapori autentici e tecniche tramandate di generazione in generazione.

Tra i primi piatti spiccano i cecatielli, pasta fatta a mano condita con ragù di agnello o “cu’ u pulejo” (con la mentuccia), e i mezzi paccheri al ragù di cinghiale di Biancano, marinato nel vino rosso locale. Lo scarpariello, piatto povero dei calzolai preparato con pomodorini, olio sannita e pecorino, rappresenta l’essenza della cucina di recupero trasformata in eccellenza gastronomica.

I secondi piatti celebrano la tradizione pastorale con i mugliatielli, involtini di interiora di agnello da latte considerati il piatto più tipico del territorio, e l’agnello Laticauda, razza autoctona “dalla coda larga” preparata in molteplici varianti. Durante le festività domina il baccalà alla beneventana con pomodorini, origano e olive.

Il territorio vanta eccellenze enologiche di prestigio: l’Aglianico del Taburno DOCG guida una produzione che conta la Falanghina del Sannio DOC, il Greco e il Piedirosso. L’olio extravergine “Sannio-Caudino Telesino” accompagna ogni piatto, mentre tra i formaggi primeggia il pecorino di Laticauda prodotto con latte di pecora autoctona.

Eventi a Limatola

Il calendario di Limatola ruota attorno a eventi che fondono sacro e profano, tradizione e innovazione.

La festa patronale di San Biagio dal 26 gennaio al 5 febbraio rappresenta il momento di massima partecipazione comunitaria, con la solenne processione del 3 febbraio che porta il simulacro del santo protettore della gola per le vie del borgo. La nuova chiesa del 1965 custodisce la quinta campana più grande d’Italia, con i suoi 2,3 metri di diametro e 8 tonnellate di peso.

“Cadeaux al Castello” trasforma Limatola nella capitale europea del Natale da novembre a dicembre. Oltre 80 espositori di artigianato di qualità animano le sale del castello, mentre artisti di strada, giocolieri, zampognari e la Baita di Babbo Natale creano un’atmosfera fiabesca che attira visitatori da tutta Europa. L’evento è considerato uno dei mercatini natalizi più suggestivi del continente.

La Sagra della Polpetta anima quattro weekend tra maggio e giugno in piazza San Biagio, celebrando la tradizione culinaria locale con polpette preparate secondo antiche ricette. Il terzo weekend di luglio la frazione Ave Gratia Plena ospita la Festa della Consacra con la Sagra dello Sgabbeo, dove la gustosa pizza fritta con mortadella diventa protagonista.

Il Carnevale di Limatola, giunto alla XXXI edizione, mantiene vive tradizioni secolari come i suonatori di botti “A battuglia nova” e culmina con la cremazione simbolica di “Carnevale morto” ornato con l’effigie del castello.

Dove mangiare & Dove Dormire

Se desideri fermarti a Limatola per gustare le specialità locali o trascorrere qualche giorno alla scoperta del borgo medievale e dei suoi dintorni, ecco alcuni consigli su dove mangiare e dove dormire.

Ristoranti

agriturismo tucziaco Sannio

Agriturismo Tucziaco

la taverna delle follie Sannio

La Taverna delle Follie

Hotel | B&B

castello di limatola 1 Sannio

Castello di limatola

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