Castelvenere, incantevole borgo di circa 2.600 abitanti nel cuore della Valle Telesina, è riconosciuto come il comune più vitato del Sud Italia, dove la tradizione millenaria del vino si fonde con l’arte contemporanea e la storia antica. Con il 78% del territorio dedicato ai vigneti, questo pittoresco borgo rappresenta un’esperienza unica dove la passione vinicola si combina con un ricco patrimonio storico e culturale in un paesaggio di straordinaria bellezza.
NAVIGAZIONE VELOCE
DA SAPERE
Nome originario “Véneri”, probabilmente derivato da un antico tempio dedicato alla dea Venere. La storia documentata inizia nel 1151, quando divenne feudo della famiglia Sanframondo.
Arte
Torre Venere, simbolo del paese, costruita intorno al 1500 dalla famiglia Monsorio. Centro storico medievale e oltre 30 grotte scavate nel tufo vulcanico sotto il borgo, utilizzate storicamente per l’invecchiamento del vino.
Eventi
Festa di San Barbato (19 febbraio), Festa del Vino (ultimo weekend di agosto), Cantine al Borgo (eventi mensili), Festa di Santa Maria della Foresta (8 settembre).
Introduzione a Castelvenere
Castelvenere è un incantevole borgo di circa 2.600 abitanti nel cuore della Valle Telesina, in provincia di Benevento, Campania. È riconosciuto come il comune più vitato del Sud Italia, dove la tradizione millenaria del vino si fonde con l’arte contemporanea e la storia antica.
Il nome originario del comune era Véneri, probabilmente derivato da un antico tempio dedicato alla dea Venere che sorgeva nella zona. Nel XIV secolo il borgo era già citato come Castrum Veneris. La storia documentata inizia nel 1151, quando divenne feudo della famiglia Sanframondo, di origine normanna, che lo governò fino al 1460.
I Monsorio presero successivamente possesso del feudo e intorno al 1500 costruirono il castello con la caratteristica torre, oggi conosciuta come Torre Venere, simbolo del paese. Nel 1532 il borgo contava appena 36 famiglie, diventate 70 alla fine del Cinquecento. Un momento cruciale fu il 1638, quando il feudo fu valutato e acquistato da Lelio Carfora, governatore di Cerreto Sannita, per conto della potente famiglia Carafa.
Il territorio è abitato sin dalla preistoria e conobbe particolare importanza in epoca longobarda (568 d.C.), quando nacque qui San Barbato (602-682), futuro vescovo di Benevento e figura chiave nella conversione dei Longobardi al cristianesimo, venerato come patrono del paese.
Castelvenere sorge a 119 metri sul livello del mare nella Valle Telesina. Il territorio comunale si estende per 15 km², di cui ben 11 km² coperti da vigneti – una proporzione unica in tutto il Sud Italia. Il borgo è diviso in quattro contrade storiche: Foresta (dove nacque San Barbato), Marraioli, Tore e Petrara.
Il paesaggio è caratterizzato da dolci colline intervallate da valli ombreggiate, su un terreno vulcanico ricco di tufi derivati dalle antiche attività del Roccamonfina, dei Campi Flegrei e del Vesuvio. Dista 30 km da Benevento, 60 km da Napoli e 195 km da Roma.
I Vini di Castelvenere
Con il 78% del territorio dedicato ai vigneti, Castelvenere è un vero paradiso per gli amanti del vino. Questa vocazione vinicola si riflette nella produzione di eccellenti vini a denominazione di origine controllata e garantita.
Castelvenere produce vini di prestigiose denominazioni:
L’Aglianico del Taburno DOCG è il rosso nobile del territorio, un vino strutturato e complesso, con note di frutti di bosco, spezie e un caratteristico retrogusto di liquirizia e tabacco. Perfetto con carni rosse e formaggi stagionati, rappresenta l’eccellenza enologica del Sannio.
Il Sannio DOC e la Falanghina del Sannio DOC sono i bianchi autoctoni più rappresentativi. La Falanghina, in particolare, è un vitigno dalla storia millenaria che trova a Castelvenere il suo habitat ideale. Questo vino si distingue per il bouquet floreale, note di frutta a polpa bianca e una piacevole mineralità.
Tra i vitigni storici recuperati dalle cantine locali troviamo la Camaiola, un antico vitigno a bacca rossa che produce vini dal carattere deciso, e l’Agostinella, un bianco locale che conserva la tradizione enologica più autentica del territorio.
Il patrimonio vinicolo di Castelvenere è custodito in oltre 30 grotte scavate nel tufo vulcanico sotto il borgo medievale, utilizzate storicamente per l’invecchiamento del vino grazie alle loro condizioni ideali di temperatura e umidità costanti. Oggi queste cantine storiche sono visitabili durante gli eventi enologici che animano il borgo durante tutto l’anno.
Attrazioni a Castelvenere
Castelvenere, il comune più vitato del Sud Italia, offre ai visitatori un perfetto connubio tra patrimonio enologico, storia antica e arte contemporanea. Dai vigneti che dominano il paesaggio alle antiche cantine in tufo, dalle chiese storiche alla moderna galleria d’arte, Castelvenere rappresenta una destinazione affascinante dove tradizione e innovazione si incontrano in un contesto di straordinaria bellezza.
#1 Torre Venere
Simbolo di Castelvenere, la Torre Venere è stata costruita intorno al 1500 dalla famiglia Monsorio, quando presero possesso del feudo. Questa caratteristica torre è parte dell’antico castello ed è diventata l’emblema identitario del borgo.
Ricostruita nel 2016 dopo il crollo avvenuto nel 2006, la Torre Venere rappresenta un importante collegamento con il passato medievale di Castelvenere e testimonia l’evoluzione storica del territorio attraverso i secoli.
La sua posizione dominante nel centro storico offre un punto di riferimento visivo per i visitatori e gli abitanti, ricordando l’importanza strategica che il borgo ha avuto nei secoli passati come avamposto di controllo nella Valle Telesina.
#2 Cantine Storiche in Tufo
Sotto il borgo medievale di Castelvenere si estende un affascinante labirinto di oltre 30 grotte scavate nel tufo vulcanico, testimonianza dell’antica tradizione vinicola del territorio. Queste cantine storiche, alcune risalenti a diversi secoli fa, sono state utilizzate da generazioni per l’invecchiamento del vino.
Le caratteristiche geologiche del tufo creano condizioni ideali per la conservazione del vino, mantenendo una temperatura costante di circa 12-14°C e un’umidità ottimale. Durante la Seconda Guerra Mondiale, queste grotte servirono anche come rifugi per la popolazione locale durante i bombardamenti.
Oggi le cantine in tufo sono visitabili durante gli eventi enologici che si svolgono nel borgo, in particolare durante la Festa del Vino nell’ultimo weekend di agosto e negli appuntamenti mensili di Cantine al Borgo. Rappresentano un patrimonio culturale unico che collega la comunità alle sue radici agricole e alla millenaria tradizione vinicola.
#3 Chiesa Madre di San Nicola
La Chiesa Madre di San Nicola è il principale luogo di culto di Castelvenere e rappresenta il cuore religioso della comunità locale. Dedicata a San Nicola di Bari, questa chiesa parrocchiale si distingue per la sua architettura tradizionale italiana e per il suo ruolo centrale nella vita spirituale del borgo.
L’edificio, sebbene non tra i più antichi del territorio, custodisce importanti opere d’arte sacra e testimonia la profonda devozione religiosa che caratterizza la popolazione di Castelvenere. Gli interni sono decorati con affreschi e statue che raccontano la storia cristiana del luogo.
La chiesa è particolarmente frequentata durante le celebrazioni religiose legate al santo patrono San Barbato (19 febbraio) e durante le altre ricorrenze del calendario liturgico, quando diventa il fulcro delle processioni e dei riti che uniscono l’intera comunità in un’espressione di fede collettiva.
#4 Mondoromulo Arte Contemporanea
Mondoromulo Arte Contemporanea rappresenta un’innovativa galleria d’arte situata in Via Sannitica 169, che ospita mostre di artisti affermati ed emergenti. Diretta da Flavio Romualdo Garofano, questa galleria ha creato un inaspettato ponte tra la tradizione vinicola del territorio e l’arte contemporanea più all’avanguardia.
In un contesto prevalentemente rurale e tradizionale come Castelvenere, Mondoromulo si distingue come un avamposto culturale che promuove l’arte moderna e offre uno spazio espositivo di qualità internazionale. La galleria organizza regolarmente vernissage, eventi culturali e collaborazioni con artisti di diverse nazionalità.
Questo spazio dedicato all’arte rappresenta un elemento di innovazione e apertura culturale per l’intero territorio, contribuendo a diversificare l’offerta turistica di Castelvenere e ad attirare un pubblico interessato non solo all’enogastronomia ma anche alle espressioni artistiche contemporanee.
Gastronomia & Eventi
La tradizione gastronomica di Castelvenere riflette l’autenticità del territorio sannita, con piatti che raccontano secoli di storia e cultura contadina, accompagnati dai rinomati vini locali che hanno reso questo borgo la capitale enologica del Sud Italia.
Il piatto simbolo di Castelvenere è la Scarpella Vennerese, riconosciuta come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (P.A.T.). Questa “lasagna bianca” risale al periodo longobardo e si prepara tradizionalmente durante il Carnevale e per la festa di San Barbato (19 febbraio). È composta da ziti, formaggio fresco locale, salsiccia stagionata, pecorino invecchiato e uova, cotta nel forno a legna secondo antiche ricette tramandate di generazione in generazione.
Altri piatti tipici includono il tortano con ciccioli, una focaccia rustica arricchita con i residui della lavorazione del maiale, e la polenta con broccoli, un piatto invernale sostanzioso che unisce la semplicità degli ingredienti al gusto intenso della tradizione contadina.
La pasta fresca condita con olio d’oliva locale e pecorino dei pastori del Matese rappresenta un altro esempio della semplicità e genuinità della cucina locale, dove gli ingredienti di qualità vengono valorizzati senza eccessive elaborazioni.
L’olio extravergine d’oliva prodotto localmente e i formaggi artigianali completano l’offerta gastronomica di Castelvenere, creando un perfetto connubio con i prestigiosi vini del territorio come l’Aglianico del Taburno DOCG e la Falanghina del Sannio DOC.
Eventi a Castelvenere
Castelvenere ospita durante l’anno diversi eventi che celebrano le tradizioni locali e attraggono visitatori da tutta Italia:
La Festa di San Barbato (19 febbraio) è la celebrazione del patrono della città, nato a Castelvenere nel 602 e diventato vescovo di Benevento. L’evento include la caratteristica “Festa del Tuono”, una competizione pirotecnica unica tra maestri fuochisti che anima le strade del borgo con spettacolari giochi di luci.
La Festa del Vino (ultimo weekend di agosto) è una storica manifestazione con oltre 40 edizioni alle spalle. Durante l’evento, più di 24 cantine aprono le loro grotte di tufo per degustazioni, accompagnate da gastronomia a km zero e spettacoli. È l’occasione perfetta per scoprire i vini locali direttamente nei luoghi dove vengono prodotti e invecchiati.
Cantine al Borgo sono eventi mensili organizzati nelle cantine storiche del centro medievale, con degustazioni gratuite e percorsi enogastronomici. Questi appuntamenti regolari permettono ai visitatori di scoprire il patrimonio enologico di Castelvenere anche al di fuori dei grandi eventi estivi.
La Festa di Santa Maria della Foresta (8 settembre) è una celebrazione mariana che si svolge nella contrada natale di San Barbato. L’evento include processioni, concerti e fuochi d’artificio, ed è particolarmente sentito dalla comunità locale per il suo significato religioso e storico.
Questi eventi rappresentano non solo momenti di festa e condivisione per la comunità locale, ma anche importanti attrazioni turistiche che valorizzano il patrimonio culturale, enogastronomico e religioso di Castelvenere.
Dove mangiare & Dove Dormire
Se desideri fermarti a Castelvenere per degustare le specialità locali o trascorrere qualche giorno alla scoperta del borgo e dei suoi vigneti, ecco alcuni consigli su dove mangiare e dove dormire.