Campoli del Monte Taburno, gioiello del Sannio nella provincia di Benevento, sorge a 439 metri di altitudine su uno sperone roccioso alle pendici del Monte Taburno.
Con la sua storia millenaria che affonda le radici nell’epoca sannita, questo borgo di 1.649 abitanti custodisce eccellenze uniche come il pane De.C.O., l’Aglianico del Taburno DOCG (primo del Sannio) e i famosi fagioli di montagna.
Immerso nel Parco Regionale del Taburno-Camposauro, offre un perfetto equilibrio tra tradizioni autentiche, natura incontaminata e sapori genuini.

DA SAPERE

Antico borgo sannita del IV secolo a.C., ricostruito più volte dopo i terremoti del 1456, 1688 e 1980.

Eccellenze
Primo Aglianico DOCG del Sannio, pane De.C.O., fagioli del Taburno coltivati a 900 metri, ciliegie varietà Matilde e Coraline.

Eventi
Sagra del Fagiolo (ottobre), Festa della Ciliegia (giugno), Calici di Stelle (agosto), San Nicola Patrono (9 maggio).

Panorama di Campoli del Monte Taburno con il borgo medievale

Introduzione a Campoli del Monte Taburno

Campoli del Monte Taburno è un borgo di 1.649 abitanti situato nella provincia di Benevento, in Campania, a 439 metri di altitudine su uno sperone roccioso alle pendici del Monte Taburno. Il paese fa parte del Parco Regionale del Taburno-Camposauro e dista solo 11 km da Benevento.

Le origini del borgo risalgono al IV secolo a.C., quando i Sanniti Caudini stabilirono il primo insediamento su questo strategico sperone roccioso. Il nome deriva dai termini latini “campus” (campo) e “melitum” (luogo di miele), testimoniando l’antica vocazione agricola e apistica ancora viva oggi.

Il toponimo medievale “Càmpora” fu attestato per la prima volta nel 1181 in un documento dell’archivio della Badia di Santa Maria in Gruttis. Nel XVI secolo il nome evolse nell’attuale “Campoli”, e nel 1863 il comune ottenne l’autorizzazione ad aggiungere “del Monte Taburno” per distinguersi da altri comuni omonimi.

La storia del borgo è segnata da eventi sismici devastanti. Il terremoto del 1456 distrusse completamente l’abitato, che venne ricostruito con l’aiuto degli abitanti del vicino casale di Sala. Il terremoto del Sannio del 5 giugno 1688, con magnitudo 7.0, colpì duramente l’area. Altri sismi seguirono nel 1732, 1805 e il più recente terremoto dell’Irpinia del 1980.

Sotto il profilo feudale, Campoli passò nel 1453 ad Alfonso della Leonessa, nel 1460 a Carlo Carafa e dal 1532 alla famiglia d’Avalos d’Aquino, marchesi del Vasto, che mantennero il possesso fino all’abolizione della feudalità nel 1806.

Oggi Campoli del Monte Taburno è famoso per le sue eccellenze enogastronomiche: il pane De.C.O., l’Aglianico del Taburno DOCG (primo del Sannio), i fagioli del Taburno e le ciliegie varietà Matilde, che lo rendono una destinazione unica per gli amanti dell’autentica tradizione campana.

Il Centro Storico di Campoli

Il centro storico di Campoli del Monte Taburno conserva il fascino medievale con le sue strette vie lastricate in pietra calcarea locale che convergono verso la piazzetta Ariella. Il borgo si sviluppa attorno allo sperone roccioso chiamato “Riella”, caratteristica geologica unica che lo distingue dagli altri comuni del comprensorio.

Le case in pietra locale si arrampicano lungo i fianchi della collina, creando un suggestivo panorama che si affaccia sulla Valle Vitulanese. Il nome “Ariella” della piazzetta centrale deriva da “piccola aia”, ricordando l’antica funzione agricola di questo spazio dove un tempo si batteva il grano.

Passeggiando per le viuzze del borgo si possono ancora ammirare portali medievali in pietra, antiche abitazioni con balconi in ferro battuto e scorci panoramici mozzafiato sul Monte Taburno. Nel 2025 è stato scoperto un antico portale medievale in via Curignale che testimonia l’esistenza di una chiesa precedente a quella attuale.

Il centro storico è classificato come bene di interesse storico e artistico, con un impianto urbanistico che racconta secoli di storia attraverso le sue architetture rurali perfettamente conservate. Ogni angolo del borgo respira tradizione e autenticità, dalle botteghe artigiane alle cantine dove si produce l’Aglianico DOCG.

L’atmosfera del borgo cambia con le stagioni: in primavera i ciliegeti in fiore colorano i dintorni di bianco e rosa, in estate le piazzette si animano di vita sociale, in autunno i boschi del Taburno si tingono di oro, in inverno il silenzio della montagna avvolge le antiche pietre in un’atmosfera magica e sospesa nel tempo.

Attrazioni a Campoli

Campoli del Monte Taburno, arroccato a 439 metri di altitudine nel cuore del Parco Regionale del Taburno-Camposauro, offre ai visitatori un’esperienza autentica tra storia millenaria, natura incontaminata e tradizioni enogastronomiche uniche. Dal borgo medievale alle vette del Taburno, dalle chiese storiche ai sentieri naturalistici, questo gioiello del Sannio custodisce tesori che raccontano secoli di cultura contadina e resilienza.

Chiesa di San Nicola

Monte Taburno

Abbazia Santa Maria

Sentieri del Parco

#1 Chiesa di San Nicola di Bari

La Chiesa di San Nicola di Bari, risalente al XIII secolo con rifacimenti secenteschi, domina il centro storico di Campoli ed è dedicata al santo patrono del borgo. L’edificio sacro custodisce al suo interno un prezioso affresco quattrocentesco e pregevoli sculture sacre che testimoniano la devozione secolare della comunità.

La chiesa rappresenta il fulcro delle celebrazioni religiose, in particolare durante la festa patronale del 9 maggio, quando si svolge una solenne processione che coinvolge l’intero paese. L’architettura riflette le diverse epoche storiche, con elementi medievali originari e aggiunte barocche che creano un insieme armonioso.

Di particolare interesse è il campanile in pietra locale e l’interno a navata unica con altari laterali decorati. La chiesa ha resistito ai vari terremoti che hanno colpito il territorio, diventando simbolo della resilienza della comunità campolese attraverso i secoli.

#2 Monte Taburno e Sentieri Naturalistici

Il Monte Taburno, che dà il nome al comune, si erge a 1394 metri di altitudine offrendo uno dei panorami più spettacolari della Campania. Dal borgo di Campoli partono diversi sentieri che conducono verso la vetta, attraversando boschi di faggi, cerri e castagni del Parco Regionale del Taburno-Camposauro.

Il sentiero principale lungo 3,9 km offre viste mozzafiato sul Vesuvio, il Golfo di Napoli e la Valle Vitulanese. Durante l’escursione è possibile osservare la ricca fauna locale, tra cui poiane, falchi pellegrini, cinghiali e volpi. Le foreste demaniali, istituite dalla Real Riserva nel 1786, conservano un ecosistema protetto di grande valore naturalistico.

Le grotte carsiche del Taburno, formatesi in rocce calcaree del Triassico-Giurassico, conservano tracce dell’antico ambiente marino con presenza di microfossili, rendendo questo territorio un libro aperto sulla storia geologica della regione.

#3 Ruderi dell’Abbazia di Santa Maria in Gruptis

I ruderi dell’Abbazia di Santa Maria in Gruptis rappresentano una delle testimonianze più suggestive del passato monastico benedettino del territorio. Fondata tra il 940-944 d.C. dal principe longobardo Atenulfo, l’abbazia fu per secoli un importante centro spirituale e culturale dell’area sannita.

L’abbazia è menzionata per la prima volta nel documento del 1181 che cita anche il nome medievale di Campoli come “Càmpora”. I resti dell’antica struttura monastica si trovano in una posizione panoramica che domina la valle, immerse in un paesaggio di grande fascino naturalistico.

Oggi i ruderi conservano parti delle mura perimetrali e della chiesa abbaziale, offrendo ai visitatori un’atmosfera di spiritualità e contemplazione. Il sito è raggiungibile attraverso sentieri che si snodano tra oliveti secolari e boschi mediterranei, regalando scorci panoramici di rara bellezza.

#4 Sentieri del Parco Regionale Taburno-Camposauro

Il Parco Regionale del Taburno-Camposauro offre una rete di sentieri naturalistici che partono da Campoli e si snodano attraverso paesaggi di straordinaria bellezza. La Via dei Briganti attraversa antichi rifugi utilizzati dai briganti dell’Ottocento, mentre la Via dei Mulini segue il percorso delle acque con mulini storici ancora visibili.

L’Eremo di San Menna, situato a 1168 metri sul Monte Pentime, è raggiungibile attraverso un sentiero che offre panorami mozzafiato sulla Valle Vitulanese. L’eremo, dipendente dal monastero di Santa Maria in Gruptis, rappresenta un luogo di grande spiritualità immerso nella natura incontaminata.

La Pietra di Tocco, imponente monolito sulla provinciale Vitulanese con resti di fortificazioni probabilmente sannite, costituisce un enigmatico monumento archeologico raggiungibile attraverso una facile passeggiata. Il sistema di sentieri è perfetto per trekking di diversa difficoltà, dalle passeggiate familiari alle escursioni più impegnative verso le vette del massiccio.

Gastronomia & Eventi

La gastronomia di Campoli del Monte Taburno rappresenta l’autentica tradizione contadina del Sannio, con eccellenze riconosciute a livello nazionale. Il borgo vanta il primo Aglianico DOCG dell’intero territorio sannita e prodotti De.C.O. che raccontano secoli di sapienza agricola.

Il pane di Campoli, insignito della Denominazione Comunale di Origine (De.C.O.), è prodotto con farina di grano duro e lievito madre “criscito”, cotto in forni di mattoni d’argilla secondo una tradizione così radicata che fino a pochi anni fa non c’era famiglia senza il proprio forno. Le ciliegie varietà Matilde e Coraline crescono sui versanti collinari, rinomate per dolcezza e fragranza eccezionali.

I fagioli del Taburno, coltivati a 900 metri di altitudine e raccolti freschi a fine settembre, costituiscono il cuore della cucina locale. La “pasta e fagioli campolese”, i “fagioli a modo nostro” con salsiccia sbriciolata e il ciambuotto (antico piatto contadino) rappresentano l’essenza della cucina povera ma saporita del territorio.

L’Aglianico del Taburno DOCG (dal 2011), definito “Re dei prodotti agricoli” del territorio, e la Falanghina del Sannio DOC completano un quadro enogastronomico di eccellenza assoluta. La Cantina del Taburno, con oltre 300 soci e 600 ettari di vigneti, rappresenta la principale realtà cooperativa che porta i vini campolesi sui mercati nazionali e internazionali.

Eventi a Campoli del Monte Taburno

Campoli del Monte Taburno ospita durante l’anno eventi che celebrano le tradizioni locali e valorizzano le eccellenze enogastronomiche del territorio, attirando visitatori da tutta la Campania:

La Festa della Ciliegia (13-15 giugno) celebra le varietà locali Matilde e Coraline con il tradizionale “pane e ciliegie”, mercati dei produttori, visite guidate nei ciliegeti a piedi o a cavallo, laboratori didattici per bambini e il concorso fotografico “Ceras…ando” che immortala la bellezza del territorio in fiore.

La Sagra del Fagiolo del Taburno di ottobre, giunta alla 29° edizione, è l’evento clou dell’anno che propone tutte le specialità a base del prezioso legume montano: pasta e fagioli, ciambuotto, fagioli con salsiccia e le innovative “montanare con crema di fagioli”. Durante la sagra si organizzano degustazioni di Aglianico DOCG nelle cantine del territorio.

Calici di Stelle (8-10 agosto) trasforma Campoli in vetrina enogastronomica delle Città del Vino con degustazioni gratuite di Aglianico DOCG e Falanghina DOC sotto le stelle cadenti di San Lorenzo. L’evento include spettacoli musicali, mostre fotografiche e aperture straordinarie delle cantine locali.

La festa patronale di San Nicola di Bari (9 maggio) unisce devozione e tradizione con la solenne processione per le vie del borgo, stand gastronomici con specialità locali e concerti serali nella piazzetta Ariella. Il carnevale con sfilate di carri allegorici a tema naturalistico e le escursioni guidate sui sentieri del Taburno completano un calendario ricco di appuntamenti autentici.

Dove mangiare

Se desideri fermarti a Campoli del Monte Taburno per degustare le specialità locali o trascorrere qualche giorno alla scoperta del borgo e dei suoi dintorni, ecco alcuni consigli su dove mangiare e dove dormire.

Ristoranti

Sajonara Ristorante Pizzeria 1

Il pozzo dei Desideri

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