Il Sannio è una terra di vigne antiche, vitigni autoctoni e colline generose.Dai bianchi profumati come la Falanghina ai rossi strutturati come l’Aglianico, ogni vino racconta il carattere di un territorio autentico.
Scopri le denominazioni, i vitigni storici e la cultura enologica di una delle aree più vocate d’Italia.
Denominazione:
Aglianico del Taburno DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita)
Vitigno:
100% Aglianico
Zona di produzione:
Territori del massiccio del Taburno, nella provincia di Benevento, comprendenti comuni come Foglianise, Torrecuso, Ponte, Benevento, Paupisi, e altri della zona pedemontana.
Caratteristiche organolettiche:
Colore rosso rubino intenso con riflessi granati con l’invecchiamento.
Al naso presenta sentori di frutti rossi maturi, spezie, liquirizia e leggere note tostate.
Al palato è strutturato, tannico ma equilibrato, con buona acidità e grande capacità di invecchiamento.
Abbinamenti consigliati:
Si abbina bene a carni rosse, brasati, cacciagione, formaggi stagionati e piatti ricchi della tradizione sannita.
Temperatura di servizio:
16–18°C
Curiosità:
L’Aglianico del Taburno è stato riconosciuto DOCG nel 2011.
Considerato uno dei più grandi rossi del Sud Italia, viene spesso definito il “Barolo del Sud” per la sua longevità e struttura.
Le versioni Riserva richiedono almeno 3 anni di affinamento, di cui uno in legno.
Cantine rappresentative:
Cantina del Taburno, Fontanavecchia, Torre dei Chiusi, Terre Stregate, Nifo Sarrapochiello.
Denominazione:
Coda di Volpe del Sannio IGT o Falanghina del Sannio DOC (in alcuni casi blended)
Vitigno:
Prevalentemente Coda di Volpe
Zona di produzione:
Colline e aree interne della provincia di Benevento, in particolare nei comuni di Guardia Sanframondi, Castelvenere, Solopaca e Torrecuso.
Caratteristiche organolettiche:
Colore giallo dorato tenue. Al naso esprime sentori di frutta matura come pesca e mela gialla, accompagnati da note floreali e talvolta mielate. In bocca è morbido, armonico, con una leggera sapidità e finale rotondo.
Abbinamenti consigliati:
Piatti a base di pesce, carni bianche delicate, minestre di verdure, formaggi freschi.
Temperatura di servizio:
10–12°C
Curiosità:
Il nome “Coda di Volpe” deriva dalla forma allungata e ricurva del grappolo, simile alla coda dell’animale. Vitigno antico e autoctono, è apprezzato per la sua eleganza semplice e per la capacità di riflettere il territorio.
Cantine rappresentative:
Torre a Oriente, Cantina del Taburno, Terre Stregate, Fattoria La Rivolta, La Guardiense.
Denominazione:
Falanghina del Sannio DOC (Denominazione di Origine Controllata)
Vitigno:
100% Falanghina
Zona di produzione:
Interamente nella provincia di Benevento, in particolare nelle sottozone di Guardia Sanframondi, Solopaca, Taburno e Sant’Agata de’ Goti.
Caratteristiche organolettiche:
Colore giallo paglierino con riflessi verdolini. Al naso offre note floreali e fruttate, con sentori di mela, pera, agrumi e fiori di campo. Al palato è fresco, sapido e ben equilibrato, con buona persistenza aromatica.
Abbinamenti consigliati:
Ideale con antipasti di mare, primi piatti leggeri, mozzarella di bufala, fritture di pesce e zuppe di legumi delicati.
Temperatura di servizio:
8–10°C
Curiosità:
Il nome “Falanghina” deriva da “falanga”, il palo usato per sostenere le viti.
È uno dei vitigni autoctoni campani più rappresentativi, riscoperto e valorizzato a partire dagli anni ’90.
La Falanghina del Sannio è disponibile anche nella versione spumante.
Cantine rappresentative:
Cantina del Taburno, La Guardiense, Mustilli, Torre a Oriente, Fontanavecchia.
Denominazione:
Fiano del Sannio IGT (talvolta presente anche in blend nelle DOC locali)
Vitigno:
100% Fiano
Zona di produzione:
Colline della provincia di Benevento, in particolare nei comuni di Castelvenere, Guardia Sanframondi, Solopaca, Paupisi, Sant’Agata de’ Goti.
Caratteristiche organolettiche:
Colore giallo paglierino con riflessi dorati. Profumo fine e complesso con sentori di nocciola, fiori bianchi, frutta tropicale e miele. Al gusto è elegante, strutturato, con buona acidità e un finale persistente e armonico.
Abbinamenti consigliati:
Piatti di pesce elaborati, formaggi freschi e semi-stagionati, primi piatti ai frutti di mare, carni bianche, risotti.
Temperatura di servizio:
10–12°C
Curiosità:
Vitigno di origine antichissima, coltivato già ai tempi dei Romani. Il Fiano del Sannio è diverso per stile e carattere dal Fiano di Avellino: tende a essere più morbido, profumato e meno minerale, ma molto versatile.
Cantine rappresentative:
Cantina del Taburno, La Guardiense, Fattoria La Rivolta, Torre a Oriente, Terre Stregate.
Denominazione:
Greco del Sannio IGT (oppure come varietale in blend nelle DOC locali)
Vitigno:
100% Greco (varietà autoctona campana)
Zona di produzione:
Aree collinari della provincia di Benevento, in particolare nei comuni di Castelvenere, Solopaca, Guardia Sanframondi, Sant’Agata de’ Goti.
Caratteristiche organolettiche:
Colore giallo paglierino intenso con riflessi dorati. Al naso offre profumi complessi di frutta gialla, albicocca, agrumi canditi e note minerali. Al gusto è strutturato, fresco, con spiccata sapidità e retrogusto lievemente mandorlato.
Abbinamenti consigliati:
Crostacei, risotti ai frutti di mare, formaggi semistagionati, primi piatti con verdure o salse bianche.
Temperatura di servizio:
10–12°C
Curiosità:
Vitigno di origini antichissime, probabilmente introdotto dai Greci, da cui prende il nome. Diverso dal “Greco di Tufo” per composizione del suolo e microclima, il Greco del Sannio si distingue per mineralità e potenziale di affinamento.
Cantine rappresentative:
Fattoria La Rivolta, Terre Stregate, Cantina di Solopaca, Il Poggio, Cantina di Sant’Agata.
Denominazione:
Sciascinoso del Sannio IGT (presente anche in blend con Piedirosso e Aglianico nelle DOC rosate o rosse locali)
Vitigno:
100% Sciascinoso
Zona di produzione:
Aree collinari della provincia di Benevento, in particolare nei territori di Castelvenere, Solopaca, Guardia Sanframondi, Sant’Agata de’ Goti.
Caratteristiche organolettiche:
Colore rosso rubino brillante. Al naso presenta sentori floreali e fruttati, in particolare lampone, ciliegia e violetta. Al gusto è fresco, morbido, con tannini leggeri e una piacevole acidità che lo rende molto scorrevole.
Abbinamenti consigliati:
Antipasti all’italiana, pasta con sughi semplici, pizze tradizionali, carni bianche e formaggi a media stagionatura.
Temperatura di servizio:
14–16°C
Curiosità:
Vitigno autoctono campano spesso utilizzato in blend per alleggerire vini più strutturati. Il nome potrebbe derivare da “sciascina”, forma dialettale per grappolo. È particolarmente adatto anche per la produzione di rosati freschi e fruttati.
Cantine rappresentative:
Cantina di Solopaca, La Guardiense, Torre a Oriente, Cantina del Taburno, Terre Stregate.