Ricetta Calzoncelli del Sannio

I Calzoncelli sono piccoli dolci ripieni tipici del periodo natalizio nel Sannio, dalla caratteristica forma a mezzaluna e dal ripieno ricco di castagne, cioccolato e frutta secca. La loro preparazione rappresenta un perfetto esempio di come la cucina sannita abbia saputo valorizzare i prodotti del bosco, in particolare le castagne, che per secoli hanno rappresentato un alimento fondamentale nell’economia rurale della zona.

Questi dolcetti, conosciuti anche come “calciunetti” o “cauciunetti” in alcune zone del territorio, hanno origini molto antiche e venivano preparati soprattutto nelle aree interne e montane del Sannio, dove i castagneti erano (e sono ancora oggi) una risorsa preziosa. La loro preparazione era un momento di festa e di condivisione, che coinvolgeva tutta la famiglia, in particolare le donne, che tramandavano di madre in figlia i segreti per ottenere l’impasto perfetto e il ripieno più gustoso.

Calzoncelli del Sannio

Dolcetti natalizi a forma di mezzaluna con un ripieno ricco di castagne, cioccolato e frutta secca, i Calzoncelli rappresentano l’incontro perfetto tra la tradizione contadina e la festa. La pasta esterna, che può essere fritta o al forno, racchiude un cuore goloso che unisce il sapore naturalmente dolce delle castagne con le note intense del cioccolato e la croccantezza della frutta secca. Un dolce simbolo della capacità della cucina sannita di trasformare ingredienti poveri in vere prelibatezze.

DETTAGLI RICETTA
  • Tempo Totale: 2 Ore
  • Difficoltà: Media
  • Kcal: 320
INGREDIENTI
  • Per la pasta:
    400g di farina 00
    100ml di vino bianco secco
    50ml di olio extravergine d’oliva
    1 uovo intero
    1 pizzico di sale

  • Per il ripieno:
    300g di castagne secche
    100g di cioccolato fondente, tritato finemente
    50g di mandorle tostate, tritate grossolanamente
    50g di noci, tritate grossolanamente
    30g di pinoli
    50g di miele di castagno (o millefiori)
    50g di zucchero
    2 cucchiai di liquore Strega (o Anice)
    2 cucchiai di mosto cotto (o in alternativa, aceto balsamico ridotto)
    La scorza grattugiata di 1 arancia non trattata
    1 cucchiaino di cannella in polvere
    1 pizzico di chiodi di garofano macinati

  • Olio di oliva per friggere (se si sceglie la versione fritta)

  • Miele o zucchero a velo per guarnire

GUIDA / ISTRUZIONI
  • Preparazione del ripieno: mettere in ammollo le castagne secche per almeno 12 ore, cambiando l’acqua un paio di volte.

  • Scolare le castagne e metterle in una pentola con acqua fresca. Portare a ebollizione e cuocere per circa 30-40 minuti, o fino a quando saranno tenere.

  • Scolare le castagne, sbucciarle mentre sono ancora calde e passarle attraverso un passaverdure o schiacciarle con una forchetta fino a ottenere una purea.

  • In una ciotola, mescolare la purea di castagne con tutti gli altri ingredienti del ripieno: cioccolato tritato, mandorle, noci, pinoli, miele, zucchero, liquore, mosto cotto, scorza d’arancia, cannella e chiodi di garofano.

  • Amalgamare bene tutti gli ingredienti e lasciare riposare il ripieno mentre si prepara la pasta.

  • Preparazione della pasta: in una ciotola capiente o sulla spianatoia, disporre la farina a fontana.

  • Al centro, aggiungere l’uovo, l’olio, il vino bianco e il pizzico di sale.

  • Iniziare a mescolare con una forchetta, incorporando gradualmente la farina dai bordi verso il centro.

  • Quando l’impasto diventa troppo compatto per la forchetta, continuare a impastare con le mani fino a ottenere un composto liscio ed elastico.

  • Avvolgere l’impasto nella pellicola trasparente e lasciarlo riposare per almeno 30 minuti a temperatura ambiente.

  • Stendere l’impasto con un mattarello su una superficie leggermente infarinata, fino a ottenere una sfoglia sottile (circa 2-3 mm di spessore).

  • Con un coppapasta rotondo (o un bicchiere) di circa 8-10 cm di diametro, ritagliare dei dischi di pasta.

  • Posizionare al centro di ogni disco un cucchiaino abbondante di ripieno.

  • Piegare il disco a metà, formando una mezzaluna, e sigillare bene i bordi premendo con le dita o con i rebbi di una forchetta.

  • A questo punto, si può scegliere tra due metodi di cottura:

  • Cottura fritta (tradizionale): riscaldare abbondante olio in una padella profonda. Friggere i calzoncelli pochi alla volta fino a doratura, girandoli a metà cottura. Scolarli su carta assorbente e, quando sono ancora caldi, passarli nel miele scaldato o cospargerli di zucchero a velo.

  • Cottura al forno (più leggera): disporre i calzoncelli su una teglia rivestita di carta forno, spennellarli con un po’ di uovo sbattuto o latte e infornare in forno preriscaldato a 180°C per circa 20 minuti, o fino a doratura. Una volta sfornati, cospargerli di zucchero a velo.

  • Servire i calzoncelli a temperatura ambiente.

NOTE

Nella ricetta tradizionale del Sannio, i Calzoncelli venivano fritti in olio d’oliva e poi passati nel miele locale caldo, che li rendeva lucidi e ancora più golosi. In alcune varianti dell’area montana del Matese, si aggiungono al ripieno anche pere secche tagliate a pezzetti o fichi secchi, che conferiscono una dolcezza e un aroma particolari. Esistono varianti con ripieno di ceci o di mele, soprattutto nelle zone di confine con il Molise. La ricetta originale prevedeva l’uso del mosto cotto (saba), un ingrediente ottenuto dalla lunga bollitura del mosto d’uva fino a ridurlo a un terzo del volume originale; oggi, se non si trova, si può sostituire con aceto balsamico ridotto o con un po’ di miele scuro. I Calzoncelli si conservano perfettamente per diversi giorni in contenitori ermetici, anzi, con il passare dei giorni il loro sapore diventa ancora più ricco e complesso. Tradizionalmente venivano preparati qualche giorno prima di Natale e conservati in scatole di latta, per essere serviti agli ospiti durante tutto il periodo delle festività.

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