Ricetta Raffiuoli Sanniti

I Raffiuoli sono dolci pasquali tipici del Sannio, piccole delizie decorate con glassa bianca e confettini colorati. Il nome deriva probabilmente dalla loro forma “arricciata” o “raffazzonata”. Questi dolcetti profumati rappresentano un elemento caratteristico della tradizione dolciaria pasquale sannita, preparati nelle case durante la Settimana Santa.

Dolci dalle origini antiche, ogni famiglia conserva la propria ricetta dei Raffiuoli, tramandata oralmente di generazione in generazione, con piccole varianti che riguardano gli aromi, la consistenza dell’impasto o la decorazione finale. Il denominatore comune resta la delicata glassa bianca che li ricopre e i colorati confettini che li rendono immediatamente riconoscibili sulle tavole pasquali.

Raffiuoli Sanniti

Dolcetti tradizionali pasquali del Sannio, dalla consistenza soffice e profumati di limone e liquore. I Raffiuoli si distinguono per la caratteristica glassa bianca al limone che li ricopre e per i confettini colorati che li decorano, simbolo di festa e rinascita che li rende il dessert perfetto per celebrare la Pasqua secondo la tradizione contadina del territorio.

DETTAGLI RICETTA
  • Tempo Totale: 1,5 Ore
  • Difficoltà: Media
  • Kcal: 290
INGREDIENTI
  • Per l’impasto:
    500g di farina 00
    150g di zucchero
    100g di burro ammorbidito
    3 uova intere
    La scorza grattugiata di 1 limone non trattato
    1 cucchiaino di estratto di vaniglia
    1 pizzico di sale
    1 bustina di lievito per dolci (16g)
    2 cucchiai di liquore Strega (o limoncello)

  • Per la glassa:
    250g di zucchero a velo
    Il succo di 1 limone
    2-3 cucchiai di acqua calda

  • Per decorare:
    Confettini colorati (diavolilli)

GUIDA / ISTRUZIONI
  • Preriscaldare il forno a 180°C e foderare una teglia con carta da forno.

  • In una ciotola capiente, montare il burro ammorbidito con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso.

  • Aggiungere le uova una alla volta, mescolando bene dopo ogni aggiunta.

  • Incorporare la scorza di limone grattugiata, l’estratto di vaniglia e il liquore Strega (o limoncello).

  • In un’altra ciotola, setacciare insieme la farina, il lievito e il sale.

  • Aggiungere gradualmente le polveri al composto liquido, mescolando con una spatola dal basso verso l’alto per non smontare l’impasto.

  • Lavorare brevemente l’impasto fino a quando risulterà omogeneo e piuttosto sodo.

  • Trasferire l’impasto su una superficie leggermente infarinata e formare un panetto.

  • Prendere piccole porzioni di impasto (circa 30-40g) e modellarle a forma di palline o cilindri leggermente appiattiti.

  • In alternativa, stendere l’impasto a uno spessore di circa 1 cm e ritagliare diverse forme con un tagliabiscotti (rombi, ovali o cerchi sono le forme tradizionali).

  • Disporre i Raffiuoli sulla teglia preparata, distanziandoli leggermente tra loro.

  • Cuocere in forno preriscaldato per circa 15-18 minuti, fino a quando saranno leggermente dorati.

  • Togliere dal forno e lasciar raffreddare completamente su una gratella.

  • Nel frattempo, preparare la glassa: in una ciotola, setacciare lo zucchero a velo.

  • Aggiungere il succo di limone e iniziare a mescolare.

  • Aggiungere l’acqua calda un cucchiaio alla volta, mescolando continuamente fino a ottenere una glassa liscia e densa ma colante.

  • Immergere la parte superiore di ogni Raffiuolo nella glassa, o spalmarla con un cucchiaio, avendo cura di ricoprire completamente la superficie.

  • Prima che la glassa si asciughi, decorare con i confettini colorati.

  • Lasciare asciugare completamente la glassa per alcune ore o durante la notte.

  • Conservare i Raffiuoli in una scatola di latta o in un contenitore ermetico, separati da fogli di carta da forno per evitare che si attacchino tra loro.

NOTE

I Raffiuoli sanniti vengono tradizionalmente preparati durante la Settimana Santa e consumati il giorno di Pasqua dopo la benedizione. I confettini colorati che li decorano simboleggiano i fiori primaverili e la rinascita pasquale. Per una versione più aromatica, si può aggiungere all’impasto un pizzico di cannella o di noce moscata. In alcune varianti familiari, si arricchisce l’impasto con uvetta ammollata nel liquore o con scorza di arancia candita. La consistenza della glassa è fondamentale: deve essere sufficientemente densa da non colare troppo, ma abbastanza fluida da creare uno strato uniforme. Se la glassa diventa troppo densa durante la lavorazione, aggiungere qualche goccia d’acqua calda; se troppo liquida, aggiungere altro zucchero a velo. I Raffiuoli si mantengono perfettamente per 7-10 giorni, e secondo la tradizione, più i giorni passano, più diventano gustosi grazie alla glassa che si amalgama con l’impasto sottostante.

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