Ricetta Migliaccio Sannita

Il Migliaccio è un dolce tradizionale del Sannio, tipicamente preparato durante il periodo di Carnevale. Il nome deriva dal miglio, cereale che un tempo veniva utilizzato al posto del semolino. Questa torta morbida, umida e profumata rappresenta un perfetto esempio di come la cucina contadina sia riuscita a creare ricette deliziose partendo da ingredienti semplici e facilmente reperibili.

La tradizione vuole che il Migliaccio venisse preparato nelle case rurali del Sannio utilizzando il latte appena munto e la ricotta fresca di giornata. Oggi questa torta, che ha origini molto antiche, viene apprezzata tutto l’anno per la sua consistenza soffice e il delicato sapore di agrumi e vaniglia che la caratterizzano.

Migliaccio Sannita

Una torta cremosa e profumata tipica del periodo carnevalesco, ma apprezzata tutto l’anno. Il Migliaccio sannita combina la delicatezza del semolino con la cremosità della ricotta e il profumo degli agrumi, creando un dessert soffice e umido che rappresenta perfettamente l’essenza della pasticceria contadina: semplicità negli ingredienti e ricchezza nei sapori.

DETTAGLI RICETTA
  • Tempo Totale: 1,5 Ore
  • Difficoltà: Media
  • Kcal: 310
INGREDIENTI
  • 250g di semolino

  • 500ml di latte intero

  • 250ml di acqua

  • 400g di ricotta fresca di pecora

  • 200g di zucchero

  • 4 uova

  • 50g di burro

  • La scorza grattugiata di 1 limone e 1 arancia non trattati

  • 1 bustina di vanillina (o i semi di 1 baccello di vaniglia)

  • 1 pizzico di cannella in polvere

  • 1 pizzico di sale

  • Zucchero a velo per decorare

  • Burro e pangrattato per lo stampo

GUIDA / ISTRUZIONI
  • Imburrare e rivestire con pangrattato uno stampo a cerniera di 24-26 cm di diametro.

  • Preriscaldare il forno a 180°C.

  • In una pentola capiente, versare il latte, l’acqua e un pizzico di sale, portando a ebollizione.

  • Abbassare la fiamma e versare a pioggia il semolino, mescolando continuamente con una frusta per evitare la formazione di grumi.

  • Cuocere il semolino per circa 3-4 minuti, fino a quando si sarà addensato, continuando a mescolare.

  • Togliere dal fuoco e aggiungere il burro, mescolando fino a quando sarà completamente sciolto.

  • Trasferire il composto in una ciotola capiente e lasciarlo intiepidire per circa 10-15 minuti.

  • Nel frattempo, in un’altra ciotola, lavorare la ricotta con una forchetta (o passarla al setaccio) fino a ottenere una crema liscia senza grumi.

  • Aggiungere alla ricotta lo zucchero, le scorze grattugiate di limone e arancia, la vanillina (o i semi di vaniglia) e il pizzico di cannella, mescolando bene.

  • Incorporare le uova, una alla volta, mescolando energicamente dopo ogni aggiunta fino a ottenere un composto omogeneo.

  • Quando il semolino si sarà intiepidito, aggiungerlo al composto di ricotta poco alla volta, mescolando bene per amalgamare tutti gli ingredienti.

  • Versare l’impasto nello stampo preparato, livellando la superficie con una spatola.

  • Cuocere in forno preriscaldato per circa 50-60 minuti, fino a quando la superficie sarà dorata e, inserendo uno stecchino al centro, questo uscirà pulito o leggermente umido.

  • Spegnere il forno e lasciare il Migliaccio nel forno spento con lo sportello socchiuso per circa 10 minuti, per evitare che si sgonfi troppo.

  • Estrarre dal forno e lasciare raffreddare completamente nello stampo.

  • Sformare delicatamente il Migliaccio su un piatto da portata.

  • Prima di servire, spolverizzare con abbondante zucchero a velo.

NOTE

Il Migliaccio sannita è un dolce che migliora con il tempo: preparato il giorno prima e lasciato riposare, sviluppa aromi più complessi. La consistenza perfetta è umida e cremosa, ma non bagnata. Se preferite un dolce più profumato, potete aggiungere un cucchiaio di liquore Strega o limoncello all’impasto. La ricotta di pecora è l’ingrediente tradizionale, ma può essere sostituita con ricotta vaccina. In alcune varianti familiari si aggiungono uvetta ammollata nel liquore o cedro candito. Nella tradizione più antica, quando il Migliaccio veniva preparato con il miglio invece del semolino, si cuoceva direttamente sulla brace in tegami di terracotta, conferendo al dolce un caratteristico aroma affumicato. Il Migliaccio veniva tradizionalmente preparato il Giovedì Grasso, come anticipazione delle abbondanti feste di Carnevale.

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